martedì 20 ottobre 2015

Ieri "Lo ha detto la TV", oggi ...



Tratto da Wikipedia


Seguendo alcuni blog di divulgazione scientifica si ripresenta spesso il tema di come comunicare correttamente ad un pubblico non specializzato le nuove scoperte, spiegare risultati acquisiti da lungo tempo o sfatare i tanti miti e sciocchezze pseudoscientifiche che ostinatamente compaiono o si ripropongono. Non è facile e il rischio di essere inefficaci o peggio di stimolare una reazione opposta a quella che si vorrebbe generare, di curiosità nel conoscere la realtà scientifica delle cose, è molto concreto.

Un esempio di come si informa chi non è abituato a vagliare in modo critico le notizie l'ho avuto di recente. Seguendo gli sviluppi della vicenda cerotto fantastico TaoPatch ho trovato via Facebook la descrizione di una pratica pseudomedica che in qualche modo è considerata affine al cerotto stesso. Al termine della lunga descrizione viene indicata la fonte Wikipedia. Effettivamente è così. Il testo è tratto dalla famosa enciclopedia online con un semplice copia e incolla. Ci sono, sparsi nel testo, anche i numeri dei riferimenti alle note che non sono state copiate. Casualmente però mancano poche illuminanti righe nelle quali si avverte il lettore della totale infondatezza scientifica della pratica medica minuziosamente descritta. E' solo un racconto di fantasia e te lo sto dicendo chiaramente!

Si tratta di un ingenuo caso di cherry picking, talmente facile da smascherare da risultare comico. Quello che mi ha colpito è proprio la semplicità con la quale ci si può rendere conto che la tesi che si sta proponendo è falsa. Evidentemente chi ha citato così chiaramente la fonte è perfettamente conscio che il lettore tipo non cercherà di indagare neanche un po' sulla veridicità dell'informazione. La acquisirà come vera e documentata a prescindere, perché ben si inquadra nel contesto.

Similmente nello stesso profilo Facebook è indicato un articolo su un quotidiano nazionale di primaria importanza che accenna al cerotto ipertecnologico. E' chiaro che lo stesso lettore che non ha verificato la citazione di Wikipedia non baderà troppo a cosa c'è scritto in quell'articolo né indagherà per verificarne la veridicità. Che ne abbia parlato la Repubblica è di per se una legittimazione, una prova. Peccato che quel giornale sia scritto anche da quel genere di lettori.

Immagine tratta dal profilo Facebook TaoPatch


P.S. Avevo inserito il testo non copiato come commento su Facebook, ma dopo qualche minuto il commento è sparito. Sarà un caso?

Aggiornamento del  9 novembre
Non mi ero accorto di aver ricevuto su facebook questo argomentato messaggio in risposta al mio commento. Lo riporto fedelmente:



Nessun commento:

Posta un commento