giovedì 15 novembre 2012

Impianto fotovoltaico ecoillogico

Parlando di risparmio energetico il più delle volte si pensa al consumo delle auto o alle lampadine a risparmio energetico. Ci si concentra così sulla parte di energia impiegata nel funzionamento delle apparecchiature dimenticando la quota energetica impiagata per produrre quella data macchina. Alla stessa maniera ci si dimentica dell'energia impiegata nel realizzare, mantenere e gestire le infrastrutture necessarie per far correre le auto o i treni. Un caso a mio avviso emblematico, ma ovviamente potrei sbagliarmi, è quello rappresentato da una serie di gallerie presenti sulla nuova autostrada Catania - Siracusa. Costruite, per quel che si può vedere, secondo elevati livelli di sicurezza. Sono dotate di potenti sistemi di ventilazione, illuminazione estremamente potente, impianti di videosorveglianza, sistemi di monitoraggio dell'aria, sistema informativo con pannelli luminosi forse anche un po' ridondanti. Tutto questo ben di Dio ha evidentemente un costo energetico alto, molto alto. Forse per compensare questi enormi consumi energetici al di sopra delle gallerie sono stati installati vasti impianti fotovoltaici. Bene sembrerebbe un bell'esempio di attenzione ecologica se non fosse per un piccolo, forse banale particolare. 

Immagine di Google Earth

Le gallerie in questione sono, come si suol dire, artificiali. Non per distinguerle da inesistenti gallerie naturali utilizzate dai percorsi autostradali, ma nel senso che sono state costruite scavando una trincea, costruendo le singole canne delle gallerie e quindi ricoprendo tutto con terra di riporto. Bene non riesco a capire il senso di tutto ciò in questo caso. Guardando le immagini di Google Earth fortunatamente scattate esattamente durante il periodo della realizzazione si vede come non ci fosse nulla, se non campi coltivati e qualche stradina, sul tracciato delle gallerie. E allora perché questo sforzo costruttivo enorme che, fatto più grave, obbliga per tutta la durata di vita di queste gallerie a consumare una grande quantità di energia? Non sarebbe stato più logico lasciare il percorso in trincea? si sarebbe consumato meno cemento, non sarebbe stato necessario installare tanti impianti di servizio e in fin dei conti l'autostrada sarebbe costata molto di meno.
Ma forse era proprio questo che si voleva evitare.

Immagine di Virgilio Mappe

martedì 4 settembre 2012

Il rispetto delle regole



E' iniziata una raccolta di firme per chiedere l'istituzione del limite dei 30 km/h in tutte le strade urbane. Bello! ma sarà realistico? ho la sensazione, non troppo vaga, che una norma del genere si tradurrebbe nell'ennesima regola che nessuno fa rispettare. O meglio ogni tanto qualcuno incapperebbe nel controllo severissimo, ma sarebbe solo un caso. Vivo in una città dove le regole sono consigli non rispettati. Qui siamo oltre, molte strade del centro hanno un bel limite a 20 km/h.
Mi sbaglierò ma credo che più delle regole severe quello che serve è il rispetto delle regole.


Non solo in città. Anche lungo le strade che salgono in montagna è possibile scorgere severissimi limiti di velocità a 20 km/h. Chissà come vengono interpretati dai tanti motociclisti che salgono lungo queste strade come fossero in pista. Ma devo dire che anche un ciclista ben allenato, nonostante la dura salita, sarebbe a rischio multa.

domenica 15 aprile 2012

Patologia esistenziale



Credo di essere una persona abbastanza ignorante in tema di letture di un certo tipo. Non lo dico con presuntuosa modestia, ne sono convinto. Credo però che nonostante questo abbia il diritto di esprimere il mio parere su tutto, anche su questo libro. Non mi è piaciuto e non sono riuscito a cogliere i riferimenti al clima storico nel quale è ambientata la storia. Quello che sono riuscito a percepire con forza è solo un esagerato travaglio interiore, un infinito aggrovigliarsi di pensieri quasi fini a se stessi. E malgrado ciò trovo che in una certa misura sia "realistico". E' tutt'altro che infrequente sovraccaricare di significati quello che ci circonda, persone o eventi o cose, ma è un tentativo di capire il mondo fatto seguendo una strada sbagliata.



martedì 20 marzo 2012

Fuochi di marzo



Volevo andare a sciare, ma fortunatamente esistono ancora manifestazioni della natura che non si possono prevedere, malgrado le illusioni di qualcuno. E quindi veloce cambio di programma. E devo dire che è stato veramente bello. La ricaduta di questa attività è stata veramente interessante.

lunedì 5 marzo 2012

Ferrovie da ricordare



La giornata delle ferrovie dimenticate è una bella iniziativa. Avvicina tante persone al piacere di andare in bicicletta ed evidenzia alcuni tra i tantissimi beni paesaggistici che abbiamo a disposizione. Ieri ho partecipato alla manifestazione percorrendo la vecchia linea ferroviaria Dittaino - Leonforte.




I paesaggi sono quelli della Sicilia più autentica, sebbene ancora verdi per le recenti piogge. Non si tratta di un lungo itinerario e potrebbe essere benissimo utilizzato come parte di un percorso più impegnativo. Fa parte infatti di quella fitta rete di ferrovie a scartamento ridotto che per alcuni anni ha attraversato la Sicilia. Molto suggestivo con varie gallerie, pendenze e tornanti tipici di una ferrovia di montagna.






Peccato per qualche fuoristrada che si credeva una bicicletta e per la presenza di Eternit e rifiuti vari lungo il percorso. Prima di pensare di farne una Autostrada Ciclabile, come ho paura che succederà con tante delle ferrovie dismesse, non sarebbe il caso di risolvere almeno il problema dei rifiuti abbandonati?




Itinerario in formato Google Earth

domenica 26 febbraio 2012

La gratitudine dei poster


Il bello di andare a zonzo in bicicletta è che consente di guardarsi intorno con maggiore attenzione, si scoprono piccoli dettagli che altrimenti sfuggirebbero. Purtroppo oltre alle bellezze del paesaggio si notano maggiormente anche il degrado e l'incuria.
Le ore passate pedalando consentono di pensare, ragionare sugli argomenti più svariati. Non sono sicuro della bontà di questi ragionamenti, ma forse possono essere lo spunto per un post. Mi chiedevo: ma siamo sicuri che eleggere le massime cariche della macchina legislativa/amministrativa sia la scelta migliore? per assumere un semplice impiegato nella pubblica amministrazione è richiesto un determinato titolo di studio e mediante un concorso si cerca di selezionare le persone migliori, al contrario quando dobbiamo scegliere i massimi vertici del sistema amministrativo ci affidiamo all'acclamazione popolare. Maggiori oneri decisionali non richiederebbero maggiori competenze accertate?

giovedì 23 febbraio 2012

Caro Sindaco, #salvaiciclisti



La campagna salva i ciclisti continua e ai punti del manifesto presentato in origine ne vengono aggiunti altri. Continuo ad essere scettico rispetto all'utilità/praticabilità di alcuni di essi.
Lo spirito dell'iniziativa invece, se non lo interpreto male, credo che sia quello giusto: stimolare un dibattito e focalizzare l'attenzione su un tema molto trascurato.
A mio avviso la scarsa attenzione verso una categoria debole come quella dei ciclisti nelle nostre strade è indice di un più generale modo di affrontare certi temi. Si tende a tutelare i forti e scapito dei deboli.
Un modo per cambiare le cose è che la gente cominci ad interessarsi, chieda il cambiamento. Fare politica non è discutere della "convergenza delle linee parallele", ma prendere parte alle decisioni che determinano la nostra vita.

martedì 21 febbraio 2012

Anche quest'anno ho toccato il fondo!



Lo dico sempre: non lo faccio per agonismo o per il gesto atletico, per me lo sport è solo la scusa per stare un po' a contatto con la natura. E il mio rapporto con gli sci non fa eccezione.
E' impagabile il piacere di ritrovarsi nell'atmosfera ovattata di un bosco innevato. Faticare per raggiungere la meta da più soddisfazione e pazienza se lo stile è a dir poco penoso.


Quest'anno la neve è stata veramente tanta. Peccato che siamo già a febbraio inoltrato e non rimarrà per molto.





mercoledì 15 febbraio 2012

...e adesso?

Cipollina

Da quando ho aderito all'appello Salviamo i ciclisti mi chiedo cosa si potrebbe fare per evitare una strage di persone che hanno la sola colpa di andare in bicicletta migliorando la qualità della vita anche di chi non ci va. E non ne vengo a capo. Non mi viene in mente nessuna idea rivoluzionaria, non che mi interessi passare alla storia, ma almeno una di quelle ideuzze simpatiche tanto carine quanto inutili. Al contrario mi sto sempre di più convincendo, e ammetto che ne ero già molto convinto, che quello che serve è un cambio di mentalità non tanto di leggi. Regole ce ne sono già tante il piccolo particolare è che non vengono rispettate. Torno adesso dalla pausa pranzo, in bici, e guardandomi intorno è tutto un brulicare di segnali stradali non rispettati, soste nei luoghi più assurdi, cinture non allacciate, conversazioni telefoniche disturbate dall'auto che pretende di essere guidata, pedoni che attraversano ovunque. Quante vite si salverebbero se solo si rispettassero le regole attuali? e che senso ha mettere ulteriori regole durissime per poi non rispettarle? Avete presente, e li ho visti anche oggi, quei limiti di velocità irrealistici tipo: 20 km/h? e tutta la segnaletica messa per una certa occasione e poi mai rimossa?
Aspettando l'idea risolutrice ho deciso di dare qualche colpo di pedale durante la pausa pranzo. Non lo farò sempre ma ogni tanto si. In fondo una persona in più in bici in città sarà pur sempre da stimolo per qualcuno. Come le brutte abitudini anche le buone inducono emulazione.

P.S. se mi dovessero arrotare sfruttate tranquillamente il mio caso per rinfocolare la campagna  Salviamo i ciclisti. Vi assicuro che non mi offenderò.

Iris e panzerotto alla crema bianca



mercoledì 8 febbraio 2012

Salviamo i ciclisti

The Times Cities fit for cycling


Andare a lavorare con la bici è stato sempre un mio desiderio. Quasi mai sono riuscito nell'impresa.
Perché di impresa si tratta. Non per l'eccessiva distanza o per le salite, ma per il traffico caotico.
Solo andando in giro su due ruote, meglio se a pedali, ci si rende conto dei rischi enormi.
Quando Paolo mi ha proposto di sottoscrivere l'appello per richiamare l'attenzione sul problema ho quindi accolto con estremo favore la sua iniziativa.
I punti presenti nell'appello, tratti da un'iniziativa del giornale The Times, forse non sono le principali priorità per le tante realtà presenti in Italia. Ma quello che conta è sollevare con forza il problema. Troppe persone perdono la vita a causa di regole non rispettate o inadeguate. Partire da un caso tragico come quello che ha dato il via a questa iniziativa non è sciacallaggio come qualcuno potrebbe pensare. E se anche non ci fossero tante vite distrutte incentivare l'uso della bicicletta aiuterebbe ad aumentare la qualità della vita di tutti.

domenica 5 febbraio 2012

Abracadabra



Tutte le mattine, quando faccio colazione, ho la pessima abitudine di guardare la televisione. A parziale discolpa devo dire che guardo solo telegiornali o simili. Nonostante questo il pericolo è sempre in agguato. Quanti dei numerosissimi lettori di questo blog avranno notato lo spazio dedicato su vari canali agli oroscopi? Ritengo incredibile che ancora oggi su media "importanti" sia lasciato spazio a superstizioni del genere. O meglio, sarebbe incredibile se non fosse palese che lo scopo di tanti di questi media non è informare ma, nel migliore dei casi, inseguire i desideri più infantili e istintivi della gente al fine di aumentare il proprio bacino di ascolto.
Se poi allarghiamo lo sguardo a fenomeni solo apparentemente meno irrazionali ci accorgiamo come la nostra vita sia ancora fortemente influenzata da superstizioni e ignoranza.
Recentemente è stata sventata una truffa ai danni di centinaia di persone, molte malate, alle quali veniva proposta una cura con acque miracolose di Lourdes (ANSA). L'accusa per il gruppo di furbetti è di esercizio abusivo della professione medica. E qui sta il problema. Se non avessero fatto credere di essere medici, non ci sarebbe stato reato e avrebbero potuto continuare indisturbati. E infatti milioni di persone ogni anno vanno a Lourdes sperando in una guarigione miracolosa.
Esattamente come nell'amministrazione della cosa pubblica sembra che tutto vada bene a meno di essere scoperti in flagranza di reato (e in qualche caso non basta neanche quello). Nessuno si scandalizza del fatto che tesi prive di basi scientifiche vengano spacciate come degne della massima attenzione.
Attenzione, ciascuno deve essere libero di seguire le idee più assurde e fare liberamente le scelte più sbagliate. Ma è compito di una società che vuole progredire dare a tutti gli strumenti per fare le scelte più attente per distinguere tra scienza e superstizione.

domenica 29 gennaio 2012

Res publica

Strada ai margini del parco dell'Etna versante sud.

Ritengo di non essere una persona particolarmente ordinata o maniaca della pulizia. Certo tutto è relativo, tranne alcune costanti fisiche e fino a prova contraria.
Conosco persone che in casa fanno largo uso di disinfettanti. Ritengo che lo facciano per non trovarsi impreparati nel caso debbano urgentemente eseguire un'operazione a cuore aperto sul tavolo di cucina. Senza necessariamente arrivare a questi eccessi credo che la maggior parte delle persone, mi verrebbe da dire la totalità ma io ai dubbi non rinuncio, non penserebbe neanche lontanamente di abbandonare un sacchetto di rifiuti in giro per casa. Il discorso comincia ad essere più sfumato se varchiamo la soglia del proprio appartamento per inoltrarci in eventuali spazi condominiali. Per esperienza personale mi è capitato non di rado di vedere in quei luoghi non esclusivi miseri frammenti di carta o di plastica abbandonati e ignorati da tutti. Quella moltitudine iniziale di devoti a Mastro Lindo si assottiglia ulteriormente se ci inoltriamo in quella terra di nessuno al di fuori della particella catastale di competenza. Le cause di questi comportamenti sono tante e hanno radici ben messe nella storia più o meno recente che una comunità ha vissuto. Tutto cambia e si trasforma, anche questi atteggiamenti. E il cambiamento è spesso il frutto della conoscenza, per cui beccatevi 'sto post.

Paesaggio invernale con l'Etna innevato mentre rifiuti non stagionali bordano le strade.

domenica 1 gennaio 2012

Bilancio e buoni propositi


Oltre 2200 km in un anno, per me, non sono pochi. In effetti si tratta solo di 6,5 km al giorno, ma considerando che riesco ad andare in bici neanche 5 volte al mese non mi sembra proprio male. E poi anche quando percorro pochi chilometri si tratta quasi sempre di fare non poche salite. Insomma non mi sembra proprio poco. Quest'anno però vorrei fare di meglio: obbiettivo 10 km al giorno. Tanto per cominciare oggi ho pedalato sulla neve, una prima assoluta. Non che sia un gran divertimento, ma era giusto per vedere l'effetto che fa. 


P.S. questa notte verso le 24 (dormivo beatamente da almeno un'ora) hanno cominciato a sparare fuochi d'artificio da tutte le parti. Qualcuno ha idea di cosa sia successo?