giovedì 27 ottobre 2011

Pista ciclabile o piccola autostrada?



I miei viaggi sono sempre più disorganizzati e così mi sono imbattuto in una splendida pista ciclabile per puro caso: l'Alpe Adria. E' ancora in via di allestimento e non è un lavoro da poco.
L'Alpe Adria è costruita sfruttando in gran parte il tracciato dismesso della ferrovia Udine - Tarvisio (Pontebbana). Iniziativa lodevole e potrebbe sembrare impossibile trovare qualcosa che non va in un progetto del genere. Eppure, forse, si poteva fare qualche cosa di meglio e spendere meno. Forse si poteva evitare di asfaltare tutto il percorso con tanto di piazzole di sosta e segnaletica orizzontale. Questo rende sicuramente più agevole pedalare, ma rende un po' meno armonico con la natura l'uso della bici. E' vero ci si muove comunque lungo un percorso assolutamente artificiale, ma lasciare il tracciato in terra battuta avrebbe sicuramente ridotto l'impatto ambientale oltre che visivo. E l'illuminazione delle gallerie, seppur a basso consumo, era proprio necessaria? inoltre tutto il tracciato risulta più alto rispetto all'originario piano del ferro. Questo ha comportato un intervento di adattamento dei ponti, sia in ferro che in muratura, che forse si poteva evitare.

Per contro l'aver eliminato in maniera quasi totale qualunque traccia degli impianti ferroviari costituisce forse una perdita dal punto di vista di un'archeologia industriale che altrove si tende ormai a valorizzare. Si sarebbe potuto lasciare tracce della palificazione, del sistema di segnalamento o dell'arredamento delle stazioni creando un ulteriore motivo di attrazione per i tanti appassionati di ferrovie e non solo.


  



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