La fonte delle informazioni che riguardano il cerotto è essenzialmente il sito del produttore, nel quale è presente una pagina in cui si illustra il principio di funzionamento. Un po' poco vista l'estrema complessità tecnologica di questo prodotto. Stando a quello che è indicato il cerotto contiene nanotubi di carbonio e quantum dots. Non basta, attraverso questi componenti e speciali trattamenti gli inventori del Taopatch riescono a sfruttare e non solo osservare per primi al mondo il fenomeno dell'entanglement. Senza entrare nel dettaglio, per far nascere seri dubbi, basta pensare che i presunti componenti sono ancora oggi oggetto di studio dei più avanzati laboratori nel mondo e che il fenomeno dell'entanglement è attualmente estremamente difficile da realizzare e gestire; solo qualche mese fa si è riusciti a osservarlo su un gruppo di atomi.
Come tutto questo sia stato reso disponibile in un prodotto commerciale è un mistero, tanto più che se fosse vero sarebbe oggetto di svariati brevetti e spunto per innumerevoli pubblicazioni scientifiche. Purtroppo sia di brevetti che di pubblicazioni non c'è nessuna traccia nel sito. Stranissimo visto che, come ciascuno di noi avrà notato, è prassi che anche la più piccola innovazione venga tutelata in ogni modo. E infatti il nome, e solo quello, è un marchio registrato.
Per contro si fa sfoggio di una certificazione CE di classe 1 come fosse chissà quale titolo. In realtà è solo un'autocertificazione con assunzione di responsabilità relativamente alla sicurezza (non pericolosità) del prodotto. Troppo poco per un prodotto così innovativo. Questa stessa certificazione costituisce di fatto un'ammissione di assenza di effetti medici che avrebbero invece richiesto ben altre certificazioni.
Già, gli studi medici. Come dicevo non c'è traccia di studi su riviste mediche che documentino l'efficacia del prodotto. Nessuna quantificazione dei risultati che ci si potrebbe aspettare, nessun limite di applicabilità o controindicazione. Niente, quasi come fosse un prodotto omeopatico!
Eppure vengono elencati vari effetti indotti dal cerotto, alcuni sono decisamente criptici Ottimizzazione dell'occlusione, Reclutamento di più unità motorie altri sembrano proprio effetti medici Riduzione della dismetria degli arti inferiori, Miglioramento funzionale nei test baropodometrici, Simmetrizzazione dell'appoggio plantare. Mi chiedo, ma se si afferma di produrre effetti terapeutici non dovrebbero esserci studi clinici a documentarne l'efficacia?
Ho partecipato ad una prova del cerotto come cavia. L'ho fatto nel tentativo di mostrare a chi me lo proponeva come fosse irrazionale il tutto. In effetti la prova è stata illuminante, per vari aspetti. Prima dell'applicazione ho dovuto bere mezzo bicchiere d'acqua e poi camminare per alcuni minuti nella stanza. Quale fosse la spiegazione di questo rituale non mi è stato detto. E' seguita la ricerca dei punti di applicazione dei cerotti e poi il "test". Questo consisteva nello sbilanciarmi mentre ero in piedi con un solo piede poggiato a terra, sia mentre avevo il cerotto sia mentre non lo avevo. E' assolutamente ovvio che un siffatto test non ha alcun valore: sia io che l'esaminatore sapevamo quando il cerotto era applicato e quando no. Ho tentato invano di spiegare come si fanno i test, in doppio cieco, ma è stato inutile.
Per la cronaca, mentre sul momento lo sperimentatore, contrariamente alla mia impressione, affermava che fosse evidente come avessi mostrato chiari effetti dell'applicazione del cerotto, qualche giorno dopo nel corso di una telefonata mi si accusava di aver fatto intenzionalmente fallire l'esperimento. Se almeno sospettare di una mia malafede servisse a far capire l'utilità dei test in doppio cieco sarebbe un vero successo.
Mi sono appassionato a questa storia principalmente per un motivo: sono state coinvolte persone che conosco bene e che considero miei amici da moltissimi anni. E mi dispiace vederli seguire questi stregoni moderni. Per cui vorrei non fermarmi qui e tentare di chiarire ulteriormente questa storia.
Amico,
RispondiEliminail mondo è pieno di fuffari che è estremamente difficile riuscire a fermare davvero.
Sembra incredibile che qualcuno possa pensare di spacciare un cerotto per un oggetto NanoEntangledSpiruloGalattico, eppure se ti guardi intorno scopri che esistono o sono esistiti un po' dappertutto e in tutte le epoche oggetti spacciati per miracolosi, a volte grazie a rivoluzionari concetti a cavallo con la fantascienza (come il motore vibrazionale di Ernest John Keely, o la fusione fredda "realizzata" da gente come Rossi o Piantelli, o il raggio della morte attribuito a Marconi [pare non quel Guglielmo ma un omonimo -non che faccia differenza: non esisteva e non esiste] e "costruito" da alcuni frodatori seriali come ad esempio Aldo Bonassoli, noto per vicende anche più grandi e famose), la scienza (come l'aspirapolvere con certificazione NASA dell'affare Kirby o le varie macchine ad HHO) o ai confini con la magia (come i vari intrugli e filtri [d'amore e non] degli stregoni antichi come moderni) o la medicina alternativa (come l'Escozul), magari considerati avveniristici perché provenienti dal passato remoto o dal terzo mondo(come nel caso dell'agopuntura, per dire).
(segue)
E' un mondo di gente che vive a credito sulla creduloneria e la capacità di convincere il prossimo a credere nelle loro capacità "superiori" si tratti di pseudoscienza o di esoterismo tout court - la sostanza non cambia molto: prendono i soldi da chi glieli dà - si tratti di singoli, di Istituzioni o addirittura di Stati interi non fa differenza, se non nella quantità, che è poi l'unica cosa che interessa quella gente oltre a farla franca.
RispondiEliminaGente simpatica, disposta a tutto pur di mantenere il business - dal minacciare vie legali nei confronti di chi li sbugiarda a dichiararsi vittime di complotti internazionali, non rassegnandosi nemmeno di fronte a chiare condanne o pronti a patteggiare alla prima occasione (basta farsi un giro alla ricerca del signor Tuker per scoprire come la vicenda continui dietro le quinte, ma per stomaci forti si può provare a seguire anche quella di Vannoni, solo per citarne un paio).
(Segue)
Ovviamente i criminali (amorali, cinici e prezzolati) sono quelli che alla bufala non credono e che, insistendo sulle evidenze (spesso anche lapalissiane) che il "miracolo" (tecnoscientifico o paragnostico) presentato sia solo una giostra per gonzi, alternativamente "fanno il gioco dei poteri forti" o "preferiscono un mondo inquinato" o "impediscono che si curino i bambini" per tornaconto personale, per egoismo, per grettezza. Il massimo è quando a te, che metti in evidenza la farloccaggine di chi sostiene l'invenzione del millennio (o l'elisir di lunga vita o le comunicazioni con mondi alternativi quando non direttamente con l'al-di-là), danno del fuffaro, del troll o dell'imbroglione - e quando a difesa dell'imbonitore o imbroglione di turno scendono in campo proprio gli imbrogliati (come spesso succede nel settore della salute).
RispondiElimina(Segue)
D'atro canto è gente che di norma vende al suo pubblico proprio l'illusione che quel pubblico vorrebbe comprare, si tratti della salute per i propri cari o di un modo pulito o di energia infinita o persino della prova che, se le cose non vanno bene, è tutta colpa del Misterioso Gruppo Tal dei Tali che sparge nell'aria sostanze per renderti meno furbo di quello che saresti altrimenti (c'è chi dice che la cosa, con gli sciachimichisti, abbia funzionato fin troppo bene...)
RispondiEliminaCerto, un banale cerotto venduto come oggetto futuribile sembra un assurdo più assurdo di altri. Eppure, c'è chi crede che un tubo vuoto possa far risparmiare anche il 30% dei consumi di riscaldamento e contemporaneamente rendere l'aria più sana; chi si è convinto che basti applicare 4 vaschette d'acqua al cofano dell'automobile (e pomparne un centilitro ogni litro o due di benzina) per pensare di avere una macchina che va ad acqua e produce fumi con cui si possano fare inalazioni; chi pensa che una resistenza elettrica faccia fondere gli atomi; chi crede che le galline possano trasmutare gli elementi per reazioni nucleari; chi crede che un bicchiere di acqua fresca a cui sia stato fatto vedere da molto lontano un limone sia più efficace del limone stesso contro eventuali influenze (per non parlare del miracolo che avviene se nell'acqua, invece che niente proprio, ci metti i fiori di Bach, specie nei casi dell'HIV o dell'Ebola...). In fondo non è diverso dal far credere che una particolare pietra colorata (a volte anche una plastica a forma di...) possa alternativamente donarti salute, ricchezza o amore - solo che nel caso del cerotto, alla buffonata della cosa in sé si aggiunge pure la presa in giro di un supposto endorsement della Scienza, quella vera che - di base - certe cose non le prende in considerazione nemmeno per schernirle. E anche così i fuffari spesso la fanno franca; però noialtri rompiscatole non si molla - benvenuto nel gruppo :)
Un Cimpy
Caro Cimpy, grazie per il benvenuto nel gruppo. Le galline trasmutatrici mi mancavano, forse in questo circo sono le uniche simpatiche.
RispondiEliminaVorrei solo precisare che non penso che questo cerotto sia particolarmente pericoloso per l'umanità e che di cose del genere so bene che ce ne sono tante. Alcune vicende oltretutto si protraggono ininterrotte da più di duemila anni! Forse è solo che sto invecchiando male e contrariamente a quello che dicono avvenire di solito, sto diventando meno propenso a rassegnarmi e a pensare che così va il mondo.
Sono un capitolo base della fuffa, le galline - sai, quando si cercano polli...
RispondiElimina:http://www.xmx.it/trasmutazioni.htm
Ovviamente il tipo non si limita a raccontarti quella e altre storie ma, se insisti, ti vende anche tutta una serie di prodotti fuffici per il tuo benessere...Ma mica lo fa per soldi, eh? E' per il TUO bene. :D
RispondiEliminaMi dispiace veramente che senza prima chiedere informazioni a chi di dovere vi disturbiate a gettare fango sul lavoro di una vita di tante persone.
RispondiEliminaLo so che il mondo è pieno di cialtronerie ma noi ci siamo adoperati per anni per riuscire ad avere una tecnologia molto efficace e a basso costo. Ci siamo anche adoperati a bussare molte porte per far studiare il prodotto alle università con tante porte in faccia e richieste di denaro insostenibili per una startup. Però in tutto il nostro tentare qualche porta si è aperta e sono stati fatti anche studi universitari in doppio cieco. La scelta di non pubblicarli per il momento sulle riviste di settore e del tutto una nostra libera scelta sulle tempistiche di farlo. Se lei pensa sia facile fare un prodotto CE (con le nuove direttive europee) la invito a provarci personalmente a districarsi tra le rigide regole che bisogna rispettare nel processo produttivo.
I suoi commenti sono lesivi nei confronti non solo del prodotto e della tecnologia ma anche delle decine di persone che ci hanno lavorato e delle centinaia di professionisti del settore sanitario che la applicano sui pazienti tutti i giorni, il prodotto infatti viene fornito solo a Medici, Fisioterapisti, Osteopati, Odontoiatri, Naturopati, Massofisioterapisti, ognuno dei quali ha i suoi strumenti di valutazione. E' vero che a noi spetta dimostrare che il prodotto funziona e lo facciamo tutti i giorni e stiamo facendo una importante ricerca anche nella sua città sig.Ferrari. Ma è anche vero che se lei vuole gratuitamente muovere queste accuse deve essere in grado di assumersi la responsabilità delle sue dichiarazioni. Mi dispiace che alla prova a cui ha assistito non ci fossero strumenti o non ci sia stato il modo o il tempo di ripetere dei test, ma sono a disposizione per darle informazioni e fornirle prove in doppio cieco.
La invito anche a rimuovere le sue dichiarazioni da questo blog nel modo più gentile possibile, presupponendo che non ci sia bisogno di sottolineare il danno che sta causando e che non potrò fare a meno di scriverle in altri termini nei prossimi giorni nel caso la cosa perduri.
rimango a disposizione a info@taopatch.com per chiarimenti
Fabio Fontana
A.D. Tao Technologies
Gentile Sig. Fontana,
Eliminala ringrazio per aver voluto rispondere al mio post e mi dispiace che lei ritenga lesivo per il prodotto, la tecnologia e le persone ciò che ho scritto.
Eppure si tratta solo di considerazioni nate dalla lettura del sito del Taopatch, dall'aver visto il video e dalla mia personale esperienza fatta con personale da lei, o da suoi collaboratori, formato. Il mio è solo un insignificante blog con banali considerazioni che scaturiscono dalle mie personali esperienze. Non ha altre pretese. Se lei ritiene di dover rimandare la presentazione dei test clinici di cui già dispone e di non pubblicare su riviste mediche procedendo invece alla commercializzazione del prodotto non può meravigliarsi che qualche dubbio sorga spontaneo (almeno in alcune persone).
Se si fosse trattato solo di un prodotto con una tecnologia più semplice sarebbe stato meno clamoroso, ma affermare di commercializzare un cerotto che sfrutta il fenomeno dell'entanglement le dico sinceramente che le consentirebbe di ambire a ben altre platee. Infatti ho contattato un fisico del CERN di Ginevra, lavora all'esperimento ATLAS di LHC. Non credo le serva, ma se occorresse posso metterla in contatto con lui o con altri fisici dell'INFN.
La invito ad indicarmi esattamente se e cosa ritiene lesivo (per il prodotto, la tecnologia e le persone) e valuterò se e come correggere ciò che ho scritto, ma deve convenire che è mio diritto esprimere un parere e riportare un'esperienza personale.
Non sarò io a valutare la lesività di quello che ha scritto ma lo studio legale, già il fatto che lei usi nel suo blog un marchio che non le appartiente non va bene, se lei si fosse registrato al sito e avesse guardato bene avrebbe visto che studi in doppio cieco sono stati fatti. Non mi servono i sui contatti stiamo già lavorando troppo bene così, infatti siamo i primi al mondo a trasformare in pratica tutto quello che fino a poco fa era teoria e come premio lei ci denigra... noi che abbiamo fatto tutto da soli, in cantina e senza fondi... ad ogni modo non le permetto di parlare ne di me ne della mia tecnologia in questo modo.
RispondiEliminaNoi ci abbiamo messo la vita a realizzare questa cosa e dobbiamo ancora stiamo investendo 16 ore al giorno quando va bene e stiamo facendo ricerche importanti anche nella sua città. Le ripeto, io mi assumo le responsabilità delle mie dichiarazioni, lei si assuma le sue, non sono delle parti che vanno eliminate, prima di tutto va eliminato il nome del mio prodotto che lei non ha nessun diritto di usare... è come se io facessi un blog che parla di lei con il suo nome e cognome denigrandola, non ne avrei il diritto. La invito a cancellare tutto e a conoscere da vicino personalmente la tecnologia e le posso spiegare e mostrare tutto quello che le serve per capire come funziona. Mi può scrivere qui: info@taoptch.com
Come se non bastasse vedo che lei è lo stesso autore di un altro commento in un altro blog sempre contro il mio sito... in cui ci insulta... le sue non sono riflessioni in libertà, sono offese. Devo Provvedere.
RispondiElimina"Non sarò io a valutare la lesività di quello che ha scritto ma lo studio legale"
RispondiEliminaUn grande classico di chi propone nuove rivoluzionarie e strabilianti invenzioni che nemmeno nel più avanzato e specializzato centro di fama mondiale: al primo che nota che forse son bufale, si inizia a parlare di studi legali e di provvedimenti da prendere.
Sarei curioso di vederlo al processo, il signor F, a spiegare che gli hanno leso il cerotto quantico e sbendato le bende di van Allen...Spero che sia ripreso da qualche TV e trasmesso - anche su youtube andrebbe bene
Ecco è arrivato un altro anonimo pseudonimo, almeno il signor Ferruccio Ferrari di Trecastagni non nasconde la sua identità nel profilo.
RispondiEliminaLe differenze tra noi e voi sono molte, ma sicuramente le più importanti sono che noi stiamo aiutando le persone attraverso un prodotto concreto, innovativo e con questo stiamo aiutando decine di migliaia di specialisti e i loro pazienti, stiamo facendo ricerca seria scientifica in doppio cieco da 5 anni, abbiamo fatto e stiamo facendo anche ricerca accademica, continueremo a dimostrare che la nostra tecnologia funziona scientificamente come abbiamo fatto fino adesso. Voi caro "Ashbury Cowboy" (mi viene da ridere) resterete dove siete con il vostro disprezzo per chi innova e crea e visto che lei mi vuole in tribunale credo che dovrà lei in tribunale dimostrare che le sue calunnie siano reali e che la nostra tecnologia non funziona, non so se capisce la differenza. Ripeto, noi ci assumiamo per legge la responsabilità delle nostre dichiarazioni nel sito ufficiale, voi dovrete rispondere delle vostre, questa la libertà di espressione che lei decanta, siamo tutti liberi di esprimerci senza danneggiare gli altri e assumendoci le responsabilità delle nostre dichiarazioni. Rimango sempre a disposizione per chiarimenti a info@taopatch.com e se avete dubbi mi potete anche incontrare di persona e (sotto firma di un accordo di riservatezza e non divulgazione poiché materiale riservato) vi posso mostrare tutti gli studi approfonditi in mio possesso che dalla A alla Z dimostrano scientificamente tutti i passaggi di funzionamento della tecnologia.
Gentile Sig. Fontana, tralasciando volutamente tante altre considerazioni che potrei fare, preferirei che la discussione si mantenesse ad un livello pacato e, per quanto possibile in un blog, costruttivo. Il punto che mi sembra pertinente allo spirito del post che ho scritto mi sembra proprio quello contenuto nell'ultima sua frase:
Elimina"... e (sotto firma di un accordo di riservatezza e non divulgazione poiché materiale riservato) vi posso mostrare tutti gli studi approfonditi in mio possesso che dalla A alla Z dimostrano scientificamente tutti i passaggi di funzionamento della tecnologia."
Ecco studi di quel tipo, normalmente, vengono divulgati prima della commercializzazione di un prodotto, anche a tutela della proprietà intellettuale dell'autore. A me farebbe sicuramente piacere tentare di capire come funziona la sua invenzione, ma per farla accettare alla comunità scientifica non è a me che deve far leggere i suoi studi.
Basta VERIFICARE al posto di screditare gratuitamente per motivi ancora da chiarire. Anche io mi metto, nel mio piccolo, a completa disposizione per eventuali chiarimenti su questa innovativa tecnologia.
RispondiEliminaJ.M.Schneider
Qui di innovativo non c'è proprio niente, il sistema su cui si basa la storia è più vecchio di internet. Risale ai tempi in cui un genio e una spalla giravano il mondo a bordo di un carro per mostrare, in ogni paese incontrato, i miracoli che poteva fare la "panacea per ogni male" che il dottore di turno beatificava in pubblico dimostrandone l'efficacia sul malato di turno che immancabilmente guariva dai mali più schifosi al primo sorso.
RispondiEliminaIl "prodotto concreto" è solo l'ennesima trovata geniale per separare eventuali polli che ci dovessero credere dai loro soldi. Non c'è nessuna verifica da fare, basta leggere con attenzione e un minimo di conoscenza quel che si millanta del cerotto, che ovviamente sarebbe un prodotto che nemmeno al MIT sanno fare e al cui confronto le proprietà curative della pietra filosofale fanno ridere.
Per la verità, a tutti quelli che abbiano frequentato con successo le scuole dalla seconda media in su, fa ridere di più questo cerotto.
La pervicacia con cui voi due (sempre che siate due e non uno solo) insistete a difendere questa bufala evidente vi pone allo stesso livello del Gatto e della Volpe della favola di Pinocchio, l'unico capace di credere veramente che a seppellire zecchini d'oro in un camposanto in una sera con la luna giusta ne sarebbe nata una pianta in grado di fare frutti d'oro.
Peccato che non ci siano solo i "Pinocchio" a questo mondo. Spero tanto che il signor Fabio F. prosegua con la sua "inevitabile" azione legale.
Caro Ashburn Cowboy, se fosse possibile eviterei di arrivare all'epico scontro al cospetto di un giudice. La verità giuridica è solo una delle possibili verità e non necessariamente la più vicina a quella che si potrebbe accertare in un laboratorio. Anzi in qualche caso si colloca in posizione molto distante. Vedere alla voce vaccino trivalente e autismo.
EliminaMa è incredibile! E insiste anche...A parte che una veloce ricerca consente di scoprire che di base il signor F. fa sentire chiara la sua voce quando arriva a leggere che al mondo esistono persino persone che osano mettere in dubbio il suo ritrovato nanotecnologicospaziale. Ad esempio, a "Sergio" qui, reo di averlo accomunato a pratiche paraginnicoesoteriche gliele ha cantate chiare :
RispondiEliminaCommento by Fabio on giugno 12, 2014 at 8:41 pm
"Gentile Admin e gentile utente Sergio,
l’accostamento che fa l’utente Sergio del dispositivo medico Taopatch(r) a metodo Rqi e definendolo un “cerotto miracoloso con dei minerali” è offensivo nei confronti di tutti i ricercatori e professionisti che applicano elevata nanotecnologia.
Taopatch è un dispositivo medico conforme a tutte le normative CE medical device, e non viene fornito a Rqi.
Chiedo cortesemente l’immediata rimozione del marchio registrato taopatch(R) per cui non sono stati da voi richiesti i diritti di utilizzo del marchio. Inoltre l’uso è lesivo dell’azienda, dei ricercatori e delle centinaia di specialisti che in Italia e all’estero, applicano nella loro professione le tecnologia. A questo primo e unico avviso, seguirà comunicazione legale se entro 7 giorni non sarà rimosso"
Ovviamente nessuno l'ha ascoltato e, nonostante siano passati 365 giorni da quei 7 minacciati, il commento di "Sergio" è rimasto al suo posto - d'altronde, anche sostenere che non si possa nominare il suo prodotto in quanto il nome è marchio registrato, è semplicemente ridicolo - come se a dire Coca Cola o Fiat Panda o McDonald's ci sia da chiedere il permesso in quanto marchi depositati...
Magari poi una lettera l'ha anche scritta e spedita, chissà. Solo che il postino s'è scompisciato, il bloggaro l'ha incorniciata per far ridere gli amici alle feste e la faccenda è finita lì.
Invece, quanto all'associazione tra Taocoso e, appunto, Tao, basta guardarsi intorno per vedere a cosa si associa il cerotto ipertecnologico che non disdegna la filosofia cinese, almeno nei loghi ma pure nei pacchi: è la cinese del drago che vola fino sulla luna grazie alla moderna tecnologia bifotonica - roba che pure Mazinga Zeta se lo scorda, che lui mica ce l'ha la F.A.S.I.QU.E. (fotoacustimolazione informata in quantum entanglement - EstìQuàtsi!) ...
E comunque l'Oriente c'è. E si impegna intensamente per raggiungere il benessere economico dell'Occidente, specie grazie ai geni della bifotonica. Basta "bere molta acqua durante l'utilizzo" - hai visto mai che uno si dimentichi di idratarsi il giusto, coi bifotoni mica si scherza, eh?! Un po' come con la "bizona"
:D :D :D
Mentre voi senza passate il vostro tempo a giudicare il lavoro degli altri il mondo va avanti, non siamo gli unici ad occuparci di queste cose... il mondo sta andando avanti e in tutto il mondo si studiano questi fenomeni e questi materiali... anche su Nature e su physicsworld continuano a pubblicare studi, l'intreccio quantistico e anche l'intreccio tra Quantum dots e fotoni è una relatà del mondo in cui vivete anche voi.
RispondiEliminahttp://physicsworld.com/cws/article/news/2012/nov/14/quantum-dots-entangled-with-single-photons
http://physicsworld.com/cws/search?siteCode=phw&query=entanglement
in quanto ai nostri doveri, ci occupiamo di salute e continueremo ad occuparcene. L'interazione tra postura, propriocezione e stimoli esterni fa parte della scienza e delle conoscienze di qualunque posturologo. I benefici del nostro dispositivo sono benefici di riequilibrio posturale.
Non so cosa voi crediate che promettiamo, ma il nostro dovere è ottimizzare la postura attraverso lo stimolo esterno, in questo caso attraverso lo stimolo ottenuto dall'emissione di fotoni ed elettroni a bassissima intensità, cosa che in posturologia si fà da sempre anche con magneti, spessori propriocettivi e moltissime aziende hanno già realizzato dispositivi da applicare al corpo per stabilizzare la postura.
Se voi aveste il tempo e la voglia di leggevi qualcosa in più sulla riprogrammazione posturale secondo Bricot, leggeste qualcosa in più sulle scoperte della fisica quantistica o magari vedendo qualche video del Prof.Emilio del Giudice sulle interazioni quantistiche nel corpo, non avreste motivi di continuare ad infierire
così, non facciamo niente di così strano se non applicare scoperte già esistenti e non vedo niente di male ma dovrebbe essere degno di lode che nella vostra stessa nazione si sia riusciti ad applicare e produrre questo.
Voi continuate a denigrare ed offendere senza neanche aver approfondito l'argomento. Ma secondo voi tutti i medici e i ricercatori che li usano non hanno visto misurazioni strumentali con nostri ma soprattutto con loro strumenti prima di decidere di usarli?
E' sufficiente una qualunque pedana stabilometrica, baropodometrica, una radiografia, una spinometria della colonna, una misurazione del ROM articolare, una valutazione posturologia o fisiatrica per vedere i risultati del prodotto... e questo si fa normalmente nella maggior parte degli studi medici dove vengono applicati.
Non capisco come potrei non arrabbiarmi e a non volere tolte le vostre offese dandomi del ciarlatano, del gatto e la volpe e dovrei stare fermo a guardare mentre voi ridicolizzate anni di sacrifici per fare quello che ho fatto? e per cosa Sig. Ferruccio Ferrari, perchè lei vuole una rivincita personale nei confronti di un conoscente con cui ha discusso dell'argomento?
Per una sua vendetta personale dovrei rimetterci io?
ho sempre lavorato in modo professionale e scientifico tengo tutti i mesi conferenze e corsi a medici e terapeuti con prove pratiche e dimostrazioni strumentali in diretta, non mi sono mai sottratto a nessuna prova, soprattutto se fatta scientificamente e con confronto.
vi invito ancora una volta a scrivermi info@taopatch.com o a telefonare e chiedere di me (i contatti l trovate nel sito) e vi mando da un professionista nella vostra zona a vedere delle misurazioni strumentali su voi stessi o su altri. Anche a Catania sig.Ferrari ci sono le attrezzature scientifiche e medici, professori, ricercatori che le possono mostrare i risultati.
Per quanto riguarda me la mia etica e i miei doveri, posso solo essere felice di quello che ho realizzato e sto facendo e continuerò a fare.
RispondiEliminaI miei doveri di uomo, ricercatore e imprenditore sensibile ai problemi delle persone sono assolutamente in linea morale impeccabile.
i miei doveri sono 3 :
-1 prima di tutto non nuocere e avere prodotti che non abbiano effetti collaterali
(cosa che ho dimostrato e ricerca anche all'università di Milano sul non rilascio da parte dei dispositivi di sostanze dannose) infatti il dispositivo e sicuro e non rilascia nessuna sostanza chimica al corpo quindi non può avere effetti farmacologici.
La bassa intensità di emissioni del dispositivo, anche queste sono di intensità bassissima, molto meno di un magnete e addirittura inferiori al campo elettromagnetico di una monetina.
-2 dimostrare l'efficacia sull'effetto posturale (cosa fatta quotidianamente strumentalmente ed esempio già mesis a disposizione nel sito ed è anche stata oggetto di studio in doppio cieco randomizzato all'università.
-3 il mettere a disposizione la tecnologia ad un costo più basso possibile. Averi potuto arricchirmi in pochi mesi se avessi scelto la strada facile di molte aziende nel creare reti vendita basate sul passaparola o esporli alla grande distribuzione e invece ho scelto di fornire la tecnologia solo previo consiglio di medici e tarapisti e operatori, per non dover caricare sul prodotto i costi delle percentuali e provvigioni che una rete vendita avrebbe. Produco dei dispositivi che costano al privato poche decine di euro e durano 2 anni e mezzo , meno di qualunque costo in altri ausili, integratori, antidolorifici eccetera...
Se questo vi sembra il modo di agire di un gatto o di una volpe non oso immaginare cosa possiate pensare del vostro panettiere, del vostro idraulico o delle cose che comprate al supermercato... fate le scarpe ad ogni prodotto che trovate negli scaffali allo stesso modo? Hanno dimostrato che i conservanti, i coloranti o i metalli pesanti che mangiate tutti i giorni non sono dannosi?
e io non dovrei arrabbiarmi o chiedere di togliere questo blog per le vostre offese e se voi foste al mio posto come vi sentireste? non vorreste prendere provvedimenti?
Fabio F.
Un grande Maestro mi disse una volta: Non buttare mai perle d'avanti ai maiali (senza voler offendere ovviamente i maiali che sono animali molto ma molto intelligenti e capiscono cose che certe persone, anche qui sul Blog presente (ma che Blog è questo?) non possono mai comprendere. E ora basta, non do più una virgola, figuriamoci tempo qui.
Elimina@ Anonimo
EliminaVeramente... non mi sembra che nessuno abbia chiesto delle perle.
Credo che ci accontenteremmo tutti (molto piu' modestamente) degli estremi del brevetto e del contenuto delle certificazioni. Saremmo addirittura entusiasti se venissero divulgati, nei dettagli, gli studi in doppio cieco.
Come vede, per accontentarci basta molto poco.
Quanto poi all'incapacita' di comprendere... e' il solito vecchio dilemma insegnanti/allievi: e' colpa dei discepoli che non ci arrivano o dei maestri che non sanno (o non vogliono) spiegarsi?
Mi sembra che, in questo caso, sia troppo comodo dare la colpa a chi (dice lei) non riuscirebbe a comprendere.
E ora basta, non do più una virgola, figuriamoci tempo qui.
Promesse, promesse...
@ Ferrari
RispondiEliminaGrazie per questo post e grazie all'amico Cimpy per avermelo segnalato.
Non conoscevo il Taopatch ed era parecchio che non ridevo tanto.
Trovo l'affermazione, di Fabio F., "sono stati fatti anche studi universitari in doppio cieco. La scelta di non pubblicarli per il momento sulle riviste di settore e del tutto una nostra libera scelta sulle tempistiche di farlo" assolutamente esilarante. Sostanzialmente significa "ho le prove di quello che dico ma scelgo di non mostrarvele"; proponimento assolutamente legittimo ma che ci autorizza, altrettanto legittimamente, a pensare (e scrivere) che, secondo noi, ha torto e che non ci sono motivi ragionevoli per pensare il contrario.
E poi non basta disporre di test a doppio cieco; bisogna anche riuscire a pubblicarli; possibilmente su una rivista -- peer reviewed -- prestigiosa. E chi ha un minimo (anche solo un minimo) di esperienza con la peer review, sa che puo' essere alquanto ostica e difficile da superare. E che la difficolta' tende a crescere insieme al prestigio della rivista.
E la pubblicazione in peer review non e', comunque, prova di efficacia; solo indizio. E' solo il punto di partenza da cui iniziare a discuterne, a livello scientifico. In assenza di pubblicazione peer reviewed, siamo semplicemente al di fuori della visibilita' della comunita' scientifica.
La stessa proposta di comunicare in privato (sotto NDA) gli studi in questione e' una prova di estraneita' (se non della persona, almeno dell'operazione che conduce) dal contesto scientifico.
Il fatto, poi, che ci siano "centinaia di professionisti del settore sanitario" che lo "applicano sui pazienti tutti i giorni" dovrebbe convincerci dell'efficacia? Se pensiamo all'omeopatia, ci sono centinaia di migliaia di professionisti che, ogni giorno, la prescrivono e milioni di pazienti che l'assumono e che sono convinti della loro efficacia. Ma questo prova solo l'efficacia dell'effetto placebo.
Del resto, la citazione di Del Giudice -- come se fosse un'autorita' indiscussa e indiscutibile --, oltre a essere un maldestro tentativo di ricorrere al principio d'autorita', indica (ulteriormente) estraneita' al contesto scientifico e suggerisce una vicinanza proprio al mondo dell'omeopatia (Del Giudice, oltre che della fusione fredda, credeva nella cosiddetta "memoria dell'acqua").
La minaccia, poi, di "valutare la lesività di quello che ha scritto ma lo studio legale"... e' solo lo squallido tentativo di intimidazione di chi spera di cancellare le voci critiche in assenza delle prove convincenti delle proprie affermazioni.
Ferrari, non si faccia intimidire.
Caro E.K.Hornbeck, grazie a lei per il commento che condivido pienamente.
EliminaFarò il possibile per resistere alle intimidazioni.
Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore. Paul Valèry
Almeno abbiate il coraggio di usare il vostro nome e cognome nei commenti...
RispondiEliminaper quello che ne so io potrebbe essere sempre la stessa persona che scrive... voi mi sembrate il gatto e la volpe che vi nascondete dietro a nickname a cui non si può risalire commentate e poi cancellate i profili, sarete voi uomini senza peccato che non avete neanche il coraggio di firmarvi...
RispondiEliminaL'università è un ente certificante, perchè una tecnologia funzioni deve essere certificata non pubblicata. quando in una università si fa uno studio con tutti i criteri scientifici si certifica il funzionamento. Questo è importante.
RispondiEliminaEsistono pubblicazioni sul funzionamento di tutte le apparecchiature elettroniche? Esistono certificazioni sul funzionamento, sulla sicurezza non necessariamente pubblicazioni di questo. Non devo aggiungere altro.
Bene sig. Fontana, di quale certificazione si tratta? può fornirci maggiori dettagli. In un suo commento precedente diceva "(cosa che ho dimostrato e ricerca anche all'università di Milano sul non rilascio da parte dei dispositivi di sostanze dannose)" si riferisce a questo? dimostrare di non rilasciare sostanze dannose è cosa diversa da dimostrare una qualche efficacia.
Elimina@ Fabio F.
EliminaL'università è un ente certificante, perchè una tecnologia funzioni deve essere certificata non pubblicata. quando in una università si fa uno studio con tutti i criteri scientifici si certifica il funzionamento.
Ma qui stiamo parlando di scienza o di tecnica?
Perche' se parliamo di un'apparecchiatura il cui funzionamento e' basato su principi noti e pacificamente accettati dalla comunita' scientifica, lo studio di uniniversita' e' persino eccessivo.
Ma se parliamo di un cerotto "in grado di trasmettere biofotoni benefici al corpo umano" e che funziona in base a principi quantistici... be'... siamo di fronte ad affermazioni talmente straordinarie che non basta certo una "certificazione"; sono necessarie pubblicazioni, verifiche, dibattiti. E' necessario mettere la comunita' scientifica (quelli che lo desiderano) in grado di riprodurre le verifiche e di sviluppare (se e' il caso) teorie alternative.
E, questo, e' possibile solo tramite articoli peer reviewed in riviste il piu' possibile prestigiose.
In ogni caso, questo e' un ragionamento generico poiche', fin quando lei non rende pubbliche le sue presunte certificazioni universitarie (di quale universita'? anzi: di quali universitari? che certificano esattamente cosa?) stiamo parlando, esattamente, di nulla.
@ Fabio F.
RispondiEliminaAlmeno abbiate il coraggio di usare il vostro nome e cognome nei commenti...
Perche'?
Per consentirle di intimidirci meglio, minacciando azioni legali?
Se ha qualcosa da ribattere ai nostri argomenti, si accomodi. Se ritiene che i nostri argomenti siano meno validi se non associati a nomi e cognomi facilmente identificabili, vuol dire che non ha chiaro il concetto di "argomento".
Se la butta sul "peccato" e sul "coraggio", e' evidente che non ha nulla da dire sul piano scientifico.
Certo non intendo mettere in piazza il mio nome e il mio cognome, in maniera tale che una ricerca su google possa associarli a un cerotto "in grado di trasmettere biofotoni benefici al corpo umano".
Per dirla con l'immortale Toto': "Ma mi faccia il piacere!"
Se lei vuole associate pubblicamente il suo nome a certe corbellerie, si accomodi. Ma non si aspetti che io faccia altrettanto.
in sostanza lei vorrebbe che noi insegnassimo a tutti i ricercatori che lo desiderano a riprodurre il nostro prodotto? hahaha! Si rende conto di quanto sia stato complesso brevettare la tecnologia a livello internazionale? Comunque i principi sono presenti nel brevetto, tranne qualche segreto ovviamente.
RispondiEliminaMa cosa fa lei nella vita di bello oltre che giudicare gli altri in anonimato?
Perfetto. Scusi ma perché non lo ha detto prima che è brevettato a livello internazionale. Potrebbe indicarci i riferimenti, sul sito http://www.uibm.gov.it/ non l'ho trovato. Però non essendo pratico quasi sicuramente è colpa mia.
Elimina@ Fabio F.
Eliminain sostanza lei vorrebbe che noi insegnassimo a tutti i ricercatori che lo desiderano a riprodurre il nostro prodotto?
Se vuole parlare di *scienza* si'.
Tenendo anche conto che, essendo coperto da brevetto (lei ci dice), non c'e' il rischio che altri se ne approprino.
Se non vuole parlare di scienza, liberissimo.
Basta che sia chiaro che la sua e' un'avventura imprenditoriale con sezione d'urto pressoche' nulla con la scienza e basta che sia chiaro che quando leggiamo di un cerotto basato su effetti quantici siamo ampiamente autorizzati ad essere piu' che scettici: increduli.
E, comunque, cosa avrebbero certificato la o le universita' di cui parla?
Tenendo anche conto che (se non capisco male) non avete rivelato loro come riprodurre il prodotto e, quindi, costringendoli a certificare (sostanzialmente) una scatola chiusa.
Non e' che -- come ipotizza Ferrari -- le presunte certificazioni si limitano a indicare la non pericolosita' del cerotto?
Se certificano questo, non ho nessunissima difficolta' a credere alla loro esistenza.
Si rende conto di quanto sia stato complesso brevettare la tecnologia a livello internazionale?
No, ma se lei mi dice di quale brevetto si tratta... forse me ne faccio un'idea.
Comunque i principi sono presenti nel brevetto, tranne qualche segreto ovviamente.
Quello che mi dice non mi sembra abbia molto senso.
O lei ha un brevetto che copre *tutto* quello che serve a produrre il suo prodotto, oppure non ce l'ha.
Nel primo caso, il brevetto comprende gia' tutto e non c'e' senso (e non c'e' modo) di impedire all'universo mondo di studiarlo dal punto di vista scientifico.
Nel secondo caso -- oltre a non capire come possa esservi stato rilasciato (vedasi casi ECat/Rossi e Stamina/Vannoni, per dei confronti) -- il brevetto non la protegge da eventuali concorrenti che potessero arrivare autonomamente a scoprire i "qualche segreto" a cui accenna.
Non e' che il segreto e' che non c'e' nessun segreto?
Ma cosa fa lei nella vita di bello oltre che giudicare gli altri in anonimato?
Chiede a me?
Tante belle cose che non sono particolarmente rilevanti per l'argomento in discussione.
Piuttosto lei: ieri scriveva "a noi spetta dimostrare che il prodotto funziona".
Su questo siamo perfettamente d'accordo.
Quindi?
Fin'ora ho letto solo chiacchiere: presunti studi universitari in doppio cieco, presunte certificazioni universitarie e un presunto brevetto.
Se lei davvero dispone di queste cose, perche' non le mette a disposizione su questo blog?
Che senso ha tener segreti un brevetto e delle certificazioni?
Egregio signor Effe,
RispondiElimina"Mentre voi senza passate il vostro tempo a giudicare il lavoro degli altri"
Lavoro? Stiamo parlando di un cerotto quantomagnetico, roba che al limite ci dovrebbe lavorare il CERN. Lavora al CERN, lei, o più dalle parti di un'erboristeria?
"il mondo va avanti, non siamo gli unici ad occuparci di queste cose"
Mi piacerebbe. Purtroppo il mondo è pieno di geniali inventori. Anche solo quelli che citano Preparata o Emilio Del Giudice (che sono solo una piccola parte del totale) sono parecchi, come le ha ricordato Hornbeck.
" il mondo sta andando avanti e in tutto il mondo si studiano questi fenomeni e questi materiali"
Ma come, non eravate "gli unici" solo due righe più sopra?
"anche su Nature e su Physicsworld continuano a pubblicare studi, l'intreccio quantistico e anche l'intreccio tra Quantum dots e fotoni è una relatà del mondo in cui vivete anche voi"
Nessuno mette in dubbio i fotoni o la Meccanica Quantistica in sé (sebbene qualche problema con la relatività ci sia...), è col suo cerotto e l'indebita associazione che sta facendo lei che ce l'abbiamo. Il suo cerotto sta ai fotoni esattamente come qualsiasi altra cosa, e non "entangla" proprio un accidente - il suo cerotto cerotta infischiandosene di quel che pubblica la rivista Nature, sulla quale sono certo che il TaoPatch non c'è.
"Non so cosa voi crediate che promettiamo"
Quello che si legge nel sito TaoPatch e nei blog associati. Non li ha visti?
ad esempio, da Taopatch, tecnologia
"Che cos'è Taopatch®
TaoPatch® è un dispositivo medico brevettato in Italia in grado di trasmettere biofotoni benefici al corpo umano.
Stimola costantemente i punti nevralgici che sono in squilibrio e non rilascia sostanze chimiche.
Una rivoluzionaria tecnologia per la salute e il benessere basata sulle conoscenze più moderne della fisica e della medicina quantistica."
Che c'entrano le conoscenze più moderne della fisica quantistica? Cos'è la medicina quantistica? Ma soprattutto, ci parli dei biofotoni, che abbiamo voglia di ridere: vanno forte in posti come Dionidream o Risveglio di una dea (che basta guardare lì intorno per capire il livello medio...), mentre il commehto più moderato in luoghi aperti al pubblico è che millantare di potersene servire anche solo per capire come va la salute è quantomeno controverso.
Poi ci sono gli affiliati/rivenditori/autorizzati (grazie agli immancabili corsi) ad esempio questi:
RispondiElimina"
TAOPATCH
(...)
La più innovativa tecnologia quantistica ad oggi disponibile sul mercato mondiale.
CARATTERISTICHE:
Polarità adattiva istantanea
Molte informazioni in un unico dispositivo adattivo
Efficacia ed utilizzo a lungo termino
Resistente alle interferenze elettromagnetiche esterne
mantiene inalterate le sue funzioni anche se esposta ad inquinamento elettromagnetico
C L A I M S
Aumento della propriocezione
Ottimizzazione del flusso energetico del corpo
Miglioramento funzionale del Test Baropodometrici
Energopositivizzazione del Test Klnoslologld
Diminuzione della dismetria degli arti inferiori
Simmetrizzazione delle creste iliache
Ottimizzazione dell'occlusione dentale
Reclutamento di unità motorie
Come funziona la tecnologia Taopatch®
I dispositivi Taopatch® funzionano in virtù della NANOTECNOLOGIA e all'ELETTRONICA ALLO STATO SOLIDO. I quantum dots contenuti nei Taopatch® sono eccitati dal calore dei corpo emettendo fotoni ed elettroni a bassa intensità. Sono cosi trasmesse informazioni che inducono nuovi schemi posturali
(...)
I dispositivi Taopatch® possono essere usati sia da soli, oppure in abbinamento ad altri trattamenti (fisioteraplico, osteopatico, agopuntura etc...)
Trattamento locale di dolori e infiammazioni
(...)
Può dare il massimo risultato se applicato da operatori qualificati
Bere molta acqua durante l’utilizzo"
Lei conferma? Uno si fa mettere i cerotti da un operatore qualificato, beve molta acqua e i cerotti "inducono nuovi schemi posturali" grazie all'elettronica dello stato solido? Ci parla dell'elettronica dello stato solido? E dell'ottimizzazione dell'occlusione dentale? Ma "ottimizzazione" in che senso? Che occlude meglio? Lo fate ai bambini? E l'Ordine dei Medici lo sa che dite che funziona e che lo fate?
Ma torniamo al suo discorso qui:
RispondiElimina"ottimizzare la postura attraverso lo stimolo esterno, in questo caso attraverso lo stimolo ottenuto dall'emissione di fotoni ed elettroni a bassissima intensità, cosa che in posturologia si fà da sempre anche con magneti, spessori propriocettivi"
Come no, anche gli spessori magnetici propriocettivi - niente di più esilarante dell'imbonitore che ripete la sua storia fatta di bufale parenti - si vede che per lei l'unione (di fregnacce) fa la forza (per adescare merluzzi).
E infatti prosegue sempre dritto:
"e moltissime aziende hanno già realizzato dispositivi da applicare al corpo per stabilizzare la postura"
Sta parlando dei suoi cerotti o di altri fantastici dispositivi miracolosi, come i braccialetti power balance, o di banali plantari, da sempre alleati con la posturologia per rendere più leggiadro il claudicante e, perché no, un po' più ricco il tecnico solettaro? Niente contro le solette, sia chiaro, finché non diventano quantiche. Di base non avrei nulla nemmeno contro i cerotti normali, medicati o rilascianti sostanze ormonali o anestetizzanti, per dire. Sono proprio quelli coi biofotoni che mi inzigano.
"Se voi aveste il tempo e la voglia di leggevi qualcosa in più sulla riprogrammazione posturale secondo Bricot, leggeste qualcosa in più sulle scoperte della fisica quantistica o magari vedendo qualche video del Prof.Emilio del Giudice sulle interazioni quantistiche nel corpo"
Fermo lì - e Giulano Preparata non me lo cita? Guardi che si offende sa? Preparata e Del Giudice andavano in coppia, e sono stati abbondantemente citati come supporter di omeopatia e fusione fredda. Lei è uno che sostiene quelle cose? Tanto per saperci regolare - l'ha comprato un E Cat? Ed è per questo che si consiglia di bere tanta acqua quando si usano quei cerotti, perché è una questione omeopatica?
Di passaggio, Bricot: mi dice dove la sua "riprogrammazione posturale" avrebbe a che fare con Del Giudice (e Preparata) e le sue (loro) teorie?
"non avreste motivi di continuare ad infierire"
E' vero che è un po' come "sparare sulla croce rossa", ma noialtri i contafrottole non li lasciamo mica liberi di frottolare come credono.
"non facciamo niente di così strano se non applicare scoperte già esistenti"
Guardi che è lei che dice che la sua invenzione ha parti segretissime che non conosce nessuno (sennò gliela rubano), oltre a parti già note solo per Del Giudice (e Preparata). Per quanto, può essere che pure Ighina...
"Voi continuate a denigrare ed offendere senza neanche aver approfondito l'argomento"
Lo abbiamo approfondito quanto basta: ai biofotoni in cerotto quantico ci siamo sbragati tutti e siamo ancora qui che rantoliamo sotto il tavolo. Forse dovremmo bere molta acqua...
"E' sufficiente una qualunque pedana stabilometrica, baropodometrica, una radiografia, una spinometria della colonna, una misurazione del ROM articolare, una valutazione posturologia o fisiatrica per vedere i risultati del prodotto... e questo si fa normalmente nella maggior parte degli studi medici dove vengono applicati"
Ma come, non misura i biofotoni? Guardi che non è bello dire che li rilascia e poi infischiarsene di dove vanno a finire. E se poi si perdono per strada?...
oppss... questa "il mondo va avanti, non siamo gli unici ad occuparci di queste cose" l'avevo letta male: invece di "non", "noi". Colpa mia.
RispondiEliminaIn effetti, mi pareva strano si contraddicesse così in tre righe - quindi siete tanti, taopatchisti. Adesso vi manca solo la quantica e poi state a posto. Resterebbe il mistero del brevetto con parti segretissime, ma sono certo che saprà fornire una spiegazione di come abbia fatto a brevettare in deroga alle regole sui brevetti...
capisco che lei non capisce.. non ha mai brevettato niente, non ha mai certificato niente, sta solo spulciando in internet e qualunque cosa direi avrebbe sempre da ridire... si rilegga quello che ho già scritto le ho già dedicato troppe ore preziose, mi sono già messo a disposizione. Lei sta solo nascondendosi dietro pseudonimi per portare avanti una vendetta personale.
RispondiEliminaCapisco che siamo su 2 piani diversi. Capisco anche che non ha mai approfondito gli argomenti sul mio sito e non ha mai letto nessuno studio recente sugli argomenti in questione.
Torno a dedicare le mie energie a chi ha bisogno. E a parlare con persone vere, oppure se vuole anch'io comincio a scrivere con altri nomi visto che va di moda. Non le interessa davvero capire, vuole solo gettare fango.
Sicuramente non avrà niente di importante da fare nella vita e deve essere parecchio represso per prendersela con gli altri in questo modo.
Mi sono già messo a disposizione per spiegare e dimostrare, non ho ricevuto sue richieste di contatto.
Chi non vuole approfondire è lei o voi , tanto non si capisce chi scrive.
ho già scritto più sù tutto quello che serve.
Estendo l'invito a chiunque leggesse, se volete provare e verificare su voi stessi i risultati della nostra tecnologia, ci sono centri, studi medici e terapeuti qualificati in tutto il territorio nazionale e anche in altre città d'Europa si cominciano ad usare i dispositivi, atleti di tutte le categorie, anche squadre di serie A, ne traggono benefici.
Abbiamo sempre avuto pieno interesse di favorire la salute e la prevenzione a basso costo e continueremo anche se qualcuno tenta di farci perdere la pazienza.
Quello che conta sono i risultati misurabili (ho già elencato tutto sopra)
Tutte le invenzioni rivoluzionarie destano paure nelle menti piccole.
Esco da questo blog capendo che non potrò mai farle capire, affido il compito a qualcun altro.
Buona vita, cominci a vivere la sua e lasci vivere e decidere agli altri per la loro che un cervello ce l'hanno, sicuramente più aperto del vostro.
@ Fabio F.
EliminaQuello che conta sono i risultati misurabili (ho già elencato tutto sopra)
Anche l'interpretazione dei risultati ha la sua importanza.
Comunque, rimangono acclarati i seguenti fatti:
- lei sostiene che il suo prodotto e' coperto da brevetto, ma non vuole ne' rivelarci gli estremi di questo brevetto ne' spiegarci perche' non vuole rivelarceli
- lei sostiene che il suo prodotto e' certificato da una o piu' universita' ma non ci vuol dire da quali universita', cosa certificherebbero esattamente e per quale motivo non ci vuole far vedere queste certificazioni
- lei sostiene che esistono studi a doppio cieco sul suo prodotto ma li vuole tenere segreti e non ci vuole spiegare perche'.
Non e' necessario essere luminari di fisica quantistica o di medicina -- e leggere articoli recenti sugli argomenti in questione -- per arrivare a sospettare che lei non abbia niente di particolarmente utile in mano. Basta un minimo di buon senso.
Mi sono già messo a disposizione per spiegare e dimostrare, non ho ricevuto sue richieste di contatto.
E mi sembra sia ragionevole che lei non abbia ricevuto alcuna richiesta di contatto. Se si aspetta che sia io a scriverle in privato, puo' aspettare a lungo.
A che scopo?
Per permetterle di vincolarmi con un NDA?
Se lei e' in grado di dimostrare quello che dice, lo faccia pubblicamente. E non a noi, ma alla comunita' scientifica. E vedremo se e quale interesse -- tra gli esperti delle discipline in questione -- suscitera' il suo materiale.
Non lo vuol fare? Liberissimo.
Ma non si aspetti di essere creduto sulla parola e da chiunque.
Gentile sig. Fontana, personalmente preferisco le discussioni che si sviluppano esprimendo pochi concetti in modo chiaro e sintetico. Altrimenti il rischio di perdersi ritengo che sia elevato. Se vuole può continuare a frequentare questo blog, ma se dobbiamo discutere costruttivamente qualche punto fermo dobbiamo metterlo.
Eliminaa) Vuole indicarci gli estremi del brevetto internazionale di cui dispone? Così come ho trovato facilmente la registrazione del marchio mi aspettavo di ottenere anche questa informazione.
b) Vuole fornirci lo studio dell'università di Milano che attesta... ?
@ Cimpy
RispondiEliminaA dir la verita', che il taopatch (con relativo rito) sia efficace, io lo credo eccome.
Guarda infatti come descriveva, il nostro ospite, la sua esperienza: "Prima dell'applicazione ho dovuto bere mezzo bicchiere d'acqua e poi camminare per alcuni minuti nella stanza".
Idratazione e movimento fisico. In base alla mia personale esperienza, hanno effetti sorprendentemente positivi e in breve periodo.
E' il rito dell'assunzione, in quanto tale, che e' benefico.
Se poi aggiungiamo anche qualche tonnellata di effetto placebo, la convinzione (nelle persone appena un po' suggestionabili) di aver avuto benefici consistenti cresce a dismisura.
Anche per quello sono importanti gli studi a doppio cieco: se fatti bene, al fine di verificare l'efficacia del cerotto in quanto tale, devono prevedere il rito dell'assunzione anche per il gruppo di controllo.
Caro E.K.Hornbeck, riprendendo quanto da lei scritto precedentemente anche a me farebbe piacere non essere associato a questo prodotto nei motori di ricerca. Ma eventualmente dovesse accadere spero che sia almeno in forma corretta. Ribadisco che la mia esperienza è che non ci sia stato alcun effetto del dispositivo. E direi ovviamente. Un eventuale effetto positivo derivante dal bere e passeggiare in tondo nella stanza si sarebbe verosimilmente dovuto estendere sia alle fasi con il cerotto applicato che a quelle senza.
EliminaQuanto all'efficacia o la percezione di efficacia dovute all'effetto placebo penso siano reali e le esperienze riportate da chi me lo ha fatto provare mi sembra che siano una testimonianza plausibile. E in questo senso presumo che associare l'uso del cerotto ad uno pseudo protocollo (bere, camminare) abbia un effetto amplificatore.
@ Ferrari
EliminaQuanto all'efficacia o la percezione di efficacia dovute all'effetto placebo penso siano reali e le esperienze riportate da chi me lo ha fatto provare mi sembra che siano una testimonianza plausibile.
Infatti.
L'effetto placebo viene pesantemente sottovalutato anche da molti di coloro che lo conoscono.
E viene sistematicamente ignorato da coloro che vogliono credere a molte delle cosiddette "medicine alternative" (alternative poi cosa? all'efficacia verificata sperimentalmente?).
Comunque, nel frattempo credo di aver individuato un'informazione relativa a una delle certificazioni del TaoPatch; la trovo nello stesso sito del prodotto in questa pagina
http://www.taopatch.com/page/chi-siamo/
trovo scritto (a tratti, in un riquadro in alto a sinistra con scritte che cambiano di momento in momento) "I TaoPatch sono dispositivi medici con la certificazione anti-doping".
Rimane il dubbio riguardo su quale sia l'universita' (o, comunque, l'ente) che l'avrebbe certificato, comunque... non so bene perche', ma quest'informazione (comunque da confermare) non mi sconvolge particolarmente.
Lei che ne pensa?
Io sarei portato a crederci.
Sono curioso di conoscere quali altre straordinarie e innovative proprieta' potrebbero rivelarci le altre certificazioni.
Ho la sensazione che dovremo attendere parecchio per vedere qualche documento, ma nell'attesa vorrei ribadire che sul sito TaoPatch è indicato che la certificazione è di classe 1 cioè:
Elimina"... è la procedura più semplice di marcatura CE. Si tratta di una semplice dichiarazione di assunzione di responsabilità, senza l'intervento di un Organismo Notificato."
http://www.salute.gov.it/portale/temi/p2_6.jsp?lingua=italiano&id=8&area=dispositivi-medici&menu=conformita
Quindi niente doping, niente controindicazioni, niente possibilità di sovradosaggio... niente.
La procedura più semplice - praticamente un'autocertificazione di non lesività.
EliminaSono certo che potrei ottenerne una anche per il cuscino del divano o il mio scolapasta - anzi, probabilmente ce l'hanno già, insieme al marchio CE.
Chissà se sono anche brevettati o se a loro, non ostentando alcunché di quantistico, mancava la novità.
"I TaoPatch sono dispositivi medici con la certificazione anti-doping"
RispondiEliminaBeh, secondo quanto dichiarato, non rilasciano ormoni, no? Quindi, se contengono solo biofotoni (per ottimizzare l'assunzione dei quali è meglio bere molta acqua), probabilmente possono ottenere anche una certificazione che attesti che non contengono E132, uranio impoverito, amianto, noccioline, una gatta morta tritata fine fine...ma forse non è quello che non contengono che ne farebbe l'invenzione del secolo (per quella del millennio, ne parliamo un'altra volta). Stai a vedere che invece è proprio tutto lì: non contengono.
Certificazione di classe 1?
RispondiEliminaAllora aspettiamo le certificazioni seguenti.
Aspettiamo.
Aspettiamo.
Aspettiamo.
...
...
...
Ah: il mio nome è pubblico e si trova un po' ovunque.
Non dedicherei tanto tempo ad aspettare... mi sa che risulterebbe tempo sprecato.
EliminaDopo aver letto domande e risposte vorrei solo aggiungere alcuni commenti personali.
RispondiEliminaMi pare che definire i patch nanotecnologici come unici al mondo non sia esattamente possibile, in quaanto dagli USA sono arrivati prima i patch LIFEWAWE completi di autorizzazioni FDA-EUROPEA E ITALIANA
Per quanto riguarda poi ricerche e dettagliate spegazioni scientifiche e operative ci si potrebbe pure stancare di leggerle considerato il numero considerevole a disposizione.
Stessa cosa per i ripetuti, costanti e continuati report e valutazioni in doppio cieco per ogni prodotto in vendita
"e valutazioni in doppio cieco"
EliminaPresso i migliori centri di ricerca di medicina nucleare, suppongo. Sicuramente l'Infn. Ma anche Unibo, il Mit, la Nasa e Uppsala - non c'entrano una cippa, però di norma vengono citate in gruppo, a volte con l'aggiunta di Ansaldo Nucleare (non tanto per l'Ansaldo,quanto per il nucleare) e Siemens.
L'importante è che anche Veronesi sdogani, anche per la prima volta ogni volta, negli anni dispari (e che la notizia sia ripetuta negli anni pari).
Se ne ha occasione, ci saluti l'inventore, Anonimo.
@ Anonimo
Eliminain quaanto dagli USA sono arrivati prima i patch LIFEWAWE completi di autorizzazioni FDA-EUROPEA E ITALIANA
Sulla primogenitura dell'uso del termine "cerotto nanotecnologico", non mi pronuncio e, francamente, non riesco ad appassionarmi alla questione.
Quanto all'autorizzazione delle FDA europea e italiana (e che sarebbero?) posso solo chiedere: che tipo di autorizzazione?
Non e' che si tratta di autorizzazione similare alla certificazione antidopping dei TaoPatch? Perche' se i LifeWave sono autorizzati come semplici cerotti... non faccio fatica a crederci ma... e allora?
Per quanto riguarda poi ricerche e dettagliate spegazioni scientifiche e operative ci si potrebbe pure stancare di leggerle considerato il numero considerevole a disposizione.
Stessa cosa per i ripetuti, costanti e continuati report e valutazioni in doppio cieco per ogni prodotto in vendita
Su questo, le do assolutamente ragione: ci si puo' stancare di leggerle.
Anzi: io mi sono stancato ancora prima di iniziare.
A parte il fatto che la pagina relativa alla scienza mostra in prima posizione i brevetti (come se questi avessero una minima rilevanza scientifica) mi e' bastato dare un'occhiata ai nomi di alcune riviste presso cui sono pubblicati questi studi per perdere la voglia di leggerli: "International Journal of Genuine Traditional Medicine", "Holistic Health Care And Research Journal", "Journal of American Holistic Veterinary Medical Association".
Perche', vede: non basta pubblicare. Per essere presi sul serio si deve anche pubblicare su riviste con una qualche rilevanza.
Forse lei puo' rimanere impressionato da un articolo su una rivista di medicina tradizionale o di medicina olistica; io cerco qualcosa di piu' autorevole prima spendere palate di euro per dei cerotti.
Gentile Anonimo, colgo nel suo intervento palesemente ironico (domande e risposte, quali risposte?) il dispiacere per l'assenza dell'inventore del Cerotto da questo dibattito. Purtroppo è andato via lasciandoci con il desiderio di conoscere i tanti dettagli di questa invenzione.
EliminaFaccia un tentativo anche lei, provi ad interpellarlo via Facebook. Io sono stato bloccato al primo tentativo .
"un articolo su una rivista di medicina tradizionale"
RispondiEliminaOh, è "Medicina Tradizionale Genuina", mica che ti scordi "Genuina" - va che è fondamentale, l'hanno studiata apposta per distinguersi da quei pataccari incompetenti della "Medicina Banalmente Tradizionale E Basta" - hai presente, quelli che magari ti pubblicano su rivistucole come il New England Journal of Medicine o The Lancet, o addirittura vengono persino studiati in quei circoli ricreativi che prendono il nome di Università (sarà di certo perché l'autore viene da quegli stessi ambienti, ci scommetto).
Vuoi mettere invece una pubblicazione sul "Giurnal della Salute Globale Applicata Correttamente"? Non c'è storia per un giornaletto chiamato Nature, ed è inutile anche consultare PubMed: la verità sta nascosta in rete, di preferenza ben lontana da tutto ciò che suoni ufficiale, veste alternativa e viene rivelata a pochi illuminati da Guru mistici o ipertecnologici (gli opposti, si sa, si toccano, specie al buio...) la cui voce giunge ai comuni mortali solo grazie all'intercessione di San Google che ci regala (tutto gratis, almeno fino alla prima prova. Poi puoi sempre recedere entro 90 giorni inviando apposita raccomandata, a patto che tu abbia pagato tutti i cerotti e relative applicazioni) Giurnal su Giurnal di rara bellezza ultraterrena...
:D
Oh, è "Medicina Tradizionale Genuina", mica che ti scordi "Genuina" - va che è fondamentale
EliminaHai ragione; e' che mi ero focalizzato sulla medicina veterinaria olistica e mi ero distratto un attimo.
Vero: il "genuina" e' fondamentale. Spero che ne istituiscano una denominazione di origine protetta per difenderla dalle contraffazioni (metti caso che quelle taroccate si diffondano e poi risultino curare meglio... sai che confusione, dopo).
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO
RispondiEliminaDipartimento di Morfologia Umana e Scienze Biomediche “Città Studi”
CENTRO DI RICERCHE IN BIOCLIMATOLOGIA MEDICA BIOTECNOLOGIE - MEDICINE NATURALI WORLD HEALTH ORGANIZATION COLLABORATING CENTRE FOR TRADITIONAL MEDICINE
IL TEST BIOFOTONICO DEI NEUROTRASMETTITORI
La Medicina Accademica fa coincidere lo stato di salute con l’equilibrio biochimico, o omeostasi biochimica, e spiega come il DNA regola tale equilibrio tramite la sintesi di proteine.
La Medicina Complementare fa coincidere lo stato di salute con l’equilibrio elettrico, o omeostasi elettromagnetica, e spiega come il DNA regola tale equilibrio elettrico tramite la produzione di onde elettromagnetiche chiamate biofotoni.
LE DUE OMEOSTASI SI INFLUENZANO RECIPROCAMENTE.
Il professor EINSTEIN ha dimostrato che massa ed energia sono la stessa realtà con lA famosa formula:E = mc2
Il Nobel italiano per la Fisica, professor RUBBIA, ha dimostrato che SOLO un miliardesimo
della realtà (nucleone ) è costituita da massa tutto il resto è energia
(biofotoni).
lL professor POPP ha visualizzato, con il fototomoltiplicatore, i biofotoni emessi spontaneamente dalla materia
IL PROF SERRANO ha misurato i biofotoni con camere di risonanza e li ha memorizzati digitalmente
ogni sostanza chimica rappresentata dalla formula strutturale
corrisponde univocamente un’emissione elettromagnetica “biofotonica” (misurabile con camere di risonanza) rappresentabile da uno spettro di emissione.
Poiché MASSA ed ENERGIA coincidono e poichè Omeostasi Biochimica e Omeostasi Energetica interagiscono : somministrare MASSA (cioè un farmaco) o ENERGIA ( biofotone corrispondente al farmaco ) deve dare lo stesso effetto biologico.
Tali segnali digitali sono infatti talmente accurati che lo Organismo non è in grado di distinguere se sia stata somministrata una sostanza o il biofotone di questa.
Si riporta di seguito l’andamento dell’emoglobina (aumento) a seguito della somministrazione biofotonica di ERITROPOIETINA. Ecc.ecc
Accidenti. Se l'Anonimo del 5 gennaio 2016 17:13 è lo stesso del 2 gennaio 2016 15:15 mi sa che mi sono sbagliato. Non era ironico.
Elimina@ Anonimo
EliminaIo chiedevo pubblicazioni su riviste peer reviewed autorevoli.
Lei mi presenta il testo di una presentazione a un convegno.
Se crede che sia la stessa cosa, si accontenta di poco.
Riesce a indicarmi qualche pubblicazione del prof. Serrano, su questo argomento, in una rivista peer reviewed autorevole?
Poi, magari, ci ragioniamo.
Per ora mi limito a rilevare che l'affermazione "Poiché MASSA ed ENERGIA coincidono e poichè Omeostasi Biochimica e Omeostasi Energetica interagiscono: somministrare MASSA (cioè un farmaco) o ENERGIA (biofotone corrispondente al farmaco) deve dare lo stesso effetto biologico" e' spassosa ma logicamente errata.
Comunque, intendiamoci: a me non interessa se una determinata terapia e' scaturita da una casualita', da un'intuizione, da un ragionamento, da un principio filosofico o religioso. A me interessa che venga *dimostrato* che una determinata terapia e' davvero efficace; a prescindere dall'ispirazione da cui e' scaturita e a prescindere dal fatto che io condivida o meno i principi alla base dell'ispirazione.
Io sono estremamente scettico riguardo a quanto presenta il prof. Serrano. Lei, al contrario, immagino sia estremamente fiducioso. Ma quello che pensiamo lei ed io e' assolutamente irrilevante; quelle che contano sono le *verifiche*.
In sintesi: lei e' in grado di presentarci uno studio in doppio cieco -- riportato da una *autorevole* rivista peer reviewed -- che *dimostri* l'equivalenza (in termini di efficacia terapeutica nei confronti di una precisa e significativa patologia) di un farmaco e dei biofotoni (qualunque sia la loro definizione) emessi dal farmaco stesso?
Sottolineo: le chiedo la prova dell'equivalenza dell'efficacia in un caso in cui il farmaco sia stato dimostrato concretamente efficace nei confronti di una ben precisa patologia; la prova dell'equivalenza di un farmaco omeopatico e dei suoi biofotoni non conta.
Perche' se non e' in grado di presentarci una pubblicazione di questo tipo, lei sta diffondendo solamente chiacchiere.
A proposito: mi sa spiegare perche' non trovo il prof. Serrano nel database dei docenti universitari?
"A proposito: mi sa spiegare perche' non trovo il prof. Serrano nel database dei docenti universitari?"
RispondiEliminaForse si potrebbe chiedere qui:
http://www.unimi.it/chiedove/schedaStrutturaXML.jsp?codice=5501
Di certo non si sarà inventato un prof dove non c'è , che finché son biofotoni, ce la si gioca sull'opinabile. Ad inventarsi una laurea, si rischia poco.
Ma una cattedra, forse non è così indolore...
Verifichiamo, Anonimo, se il tuo conoscente la tiene quella cattedra in UniMi?
II° CONGRESSO
RispondiEliminaCONCERTO di PSICOMEDICINA QUANTISTICA ®
PROF.SERGIO SERRANO
Nato a Sanremo (IM) 01.08.1952.
Vincitore concorso nazionale di Fisica
–
Roma, 1970
Diploma di maturità scientifica.Liceo A.Volta
Milano , 1971
Laureato in Ingegneria Elettronica (indirizzo fisico) presso il Politecnico di Milano,
1977
Abilitato all’esercizio della Professione, 1979.
Iscritto all’Ordine d
egli Ingegneri il 26.05.1980 al n. 12244.
Laureato in Scienze Fisiche presso l’Università degli Studi di Milano, 1979.
Presidente della Zener srl di Milano dal 1980
Rettore della Fondazione Institutum Servorum Scientiae
Milano
Presidente Società Europea
Applicazioni Biomediche
Milano, dal 1990
Consigliere direttivo del: Centro di Ricerche in Bioclimatologia Medica, Biotecnologie Medicine Naturali
dell’Università degli Studi di Milano, dal 1990
Professore visitatore
Università Statale di Ucayali Pucalpa Perù, dal 1996
Professore onorario
Università Autonoma Stato di Morelos
Cuernavaca Messico
Rettore Onorario dell’Accademia Servorum Scientiae, Milano
Membro del consiglio direttivo del Club di Budapest
Ricercatore presso “Laboratorio risonanza della Vita”
Città del Vacano
Professore a contratto (A.A. 92/98) presso l’Università Federico II di Napoli (Facoltà di Farmacia) in:“Piante officinali nella Medicina”
“Industria erboristica”
“Commercio erboristico”.
Professore a contratto (AA 99/00)
presso l’Università Statale di Salerno nel Diploma di Laurea in Scienze
Erboristiche in:
“Economia e gestione delle imprese”
Professore a contratto (AA 00/01) presso l’Università Statale di Salerno nella Scuola di specializzazione in
Scienza e Tecnologia Cosmetiche in:
“Impianti dell’industria farmaceutica”
Professore a contratto (AA 07 /08) presso l’Università Statale di Salerno nel Master in Idrologia e Medicina
Termale
Professore nel corso elettivo in “Diagnostica funzionale e Biofisica”
Università Statale Milano
Consigliere direttivo del centro collaborante dell’Organizzazione Mondiale Sanità per la Medicina
tradizionale presso l’Università degli studi di Milano.
Presidente del “Comitato di coordinamento per la diagnostica funzionale elettronica Eav, Ryodoraku, Vega”
del World Health Organization Collaborating Centre presso l’Università di Milano.
Presidente della Commissione per le Tecnologie applicate ai Centri Benessere (Associazione Europea di
Medicina del Benessere c/o Cattedra di Terapia Medica e
Medicina Termale
Università degli Studi di
Milano)
Membro ufficiale della II WHO Consultation on Selected Medicinal Plants (1999 Salerno Italy)
Membro ufficiale della III WHO Consultation on Selected Medicinal Plants (2005 Paestum SA Italy)
Membro d’onore di diverse società scientifiche internazionali.Autore di pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali
Un curticulum di tutto rispetto, non fosse per la mancanza della voce "Presidente dell'Ordine dei phonisti e Primo Callifugo d'Oriente e d'Occidente"
RispondiEliminaMa quella cattedra all'UniMi la tiene o no? Non è che poi vien fuori che era il titolo di un convegno o che gliel'ha soffiata per un pelo un compagno di banco?
Si,meglio chiudere qui come suggeriva. Dai vostri commenti e pareri emerge una sola cosa, se dopo una visita medica non uscite con un bel sacchettino di medicine, siete quelli che dicono che il medico non era un buon medico.A Lei sicuramente la laurea ad honorem di phonista e primo callifugo non manca di sicuro
RispondiEliminaHo trovato un prof a contratto in UniMi che faceva tutoraggio, esami, master e corsi "altri" nel 2014 e nel 2013.
EliminaSarebbe quello, il prof cattedrato?
Ad esempio, nel 2014: http://www.unimi.it/cataloghi/divisione_stipendi/Trasparenza_giugno_2014.csv
O nel 2013:
http://www.unimi.it/cataloghi/divisione_stipendi/Trasparenza_Dicembre_2013.csv
Non risulta altro, mi pare. Lei che a quanto pare lo conosce bene, può dirci se è lui?
Strano che UniMi se lo sia lasciato sfuggire - forse l'Università non poteva reggere la concorrenza di qualche World Organization che se lo sarà accaparrato in volata...
@ Anonimo
EliminaII° CONGRESSO
CONCERTO di PSICOMEDICINA QUANTISTICA ®
PROF.SERGIO SERRANO
Nato a Sanremo (IM) 01.08.1952. [...]
Io continuo a chiedere pubblicazioni peer reviewed e lei mi risponde con un curriculum (dove c'e' scritto "autore di pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali" ma nessun riferimento alle stesse).
Curriculum, comunque, che conoscevo gia' e nel quale leggo anche "L’Epigenetica dei Miracoli. Nuove convergenze tra Scienza e Spiritualità [...] Esiste una possibile descrizione della realtà in cui i binomi materia e energia, corpo e spirito non sono costituiti da termini contrapposti. Si può giungere ad una descrizione del Mondo in cui le molecole sono mattoncini assemblati sotto la guida sapiente dell’Energia Informazionale che è il “software” che consente e promuove la Vita. Sarebbe anche opportuno praticare l’ “archeologia scientifica” cioè la rivisitazione del Sapere antico con rinnovata umiltà e con l’aiuto delle moderne conoscenze. Seguendo tale affascinante strada, potremmo riscoprire Verità perdute e capire come Realtà e Miracolo siano interconnessi."
Epigenetica dei miracoli; convergenze tra scienza e spiritualita'; mente e spirito; energia informazionale; realta' e miracolo interconnessi.
Ribadisco: lei probabilmente e' disposto a dare credito a chi si occupa di "miracoli" e cerca di mescolare "scienza e spiritualita'".
Liberissimo di farlo ma non di pretendere che gli altri facciano lo stesso.
Ma, ribadisco, quando parliamo di medicina quello che lei ed io pensiamo e' irrilevante di fronte alle verifiche.
Le filosofie e i principi analogici possono essere utili a ipotizzare una terapia, ma solo seri trial clinici possono confermare la sua efficacia.
Quindi, le chiedo di nuovo: e' in grado di presentarci uno studio in doppio cieco -- riportato da una *autorevole* rivista peer reviewed -- che *dimostri* l'equivalenza (in termini di efficacia terapeutica nei confronti di una precisa e significativa patologia) di un farmaco e dei biofotoni (qualunque sia la loro definizione) emessi dal farmaco stesso?
Dai vostri commenti e pareri emerge una sola cosa, se dopo una visita medica non uscite con un bel sacchettino di medicine, siete quelli che dicono che il medico non era un buon medico
Non so nel caso di Cimpy, ma nel mio caso ha completamente toppato l'analisi. Spero che se la cavi meglio in altri ambiti perche' come psicologo mi darebbe l'impressione di essere un po' inadeguato.
Per mia fortuna ho una salute di ferro (almeno fin'ora) e sono parecchi anni che non mi preoccupo di procurarmi medicine. Medici ne vedo (facendo sport, e' necessario) ma sono felicissimo quando non mi prescrivono nulla. Certo e' che se un medico mi proponesse delle medicine, mi assicurerei che fossero medicine la cui efficacia e' stata verificata con un valido test a doppio cieco.
Vedo, piuttosto, che lei ripone fiducia sui metodi di cura proposti da in un ingegnere elettronico che si basa su ragionamenti analogici assolutamente opinabili.
Tanto di cappello agli ingegneri; elettronici o meno. Quando si occupano di ingegneria.
Ma quando si tratta di terapie, tendo a dare maggior credito ai laureati in medicina o in biologia.
@ Anonimo
EliminaSi,meglio chiudere qui come suggeriva
Veramente CimPy suggeriva di "chiedere", non di "chiudere".
Anzi, se lei avesse informazioni piu' dettagliate riguardo alle docenze universitarie del prof. Serrano, le saremmo grati se ce le facesse conoscere.
Perche'... vede... io ero convinto che il database che le ho indicato riportasse tutti i docenti universitari (sia professori che ricercatori).
Magari imparo qualcosa di nuovo... ci puo' spiegare come si puo' essere classificati come "professori universitari" senza essere registrati in quel database?
Noto con piacere che la discussione appassiona a tal punto da protrarsi fino a notte fonda. Bene.
EliminaMi sono appena sottoposto alla visione di questo intervento del Prof. Serrano.
Direi che nelle ultime battute la discussione è giustamente pacata, continuiamo su questa strada rendendola anche costruttiva. Concentriamoci su un punto e cerchiamo di chiarirlo, perché se in un singolo intervento cerchiamo di mettere insieme Eistein con E=mc^2, Rubbia con i mesoni (?) e Serrano con i biofotoni (??) la discussione risulta difficilmente gestibile.
Come esercizio iniziale vogliamo chiarire se il prof. Serrano è un docente universitario? Sul suo sito professorsergioserrano non compaiono affiliazioni. Se sono disponibili riferimenti certi a sue attuali o passate cattedre di insegnamento universitario vi invito a comunicarle, altrimenti declassiamo il professore e passiamo ad un altro punto.
il prof. Serrano a me risulta un prof a contratto nel 2013 e nel 2014, per "altri corsi" (e per master e tutoraggio) -sarà sufficiente per autoproclamarsi prof di UniMi a vita?
EliminaE, posto che possa, Serrano nel suo blog non avrà violato il regolamento dell'Università in merito all'uso del logo? Magari chiediamo al Rettore se si ricorda di averne concesso l'uso per propagandare biofotoni e con ciò aiutare un prof a contratto...
@ Ferruccio Ferrari
EliminaNoto con piacere che la discussione appassiona a tal punto da protrarsi fino a notte fonda.
Non vorrei deluderla ma... il fatto e' che io sono insonne, di notte.
Pero' confermo: la discussione mi appassiona.
Come esercizio iniziale vogliamo chiarire se il prof. Serrano è un docente universitario?
Be'... "docente universitario" sembrerebbe si', visto che Cimpy ci segnala che risultano suoi incarichi che lo classificherebbero come "professore a contratto".
Troverei piu' interessante capire se puo', correttamente, fregiarsi del titolo di "prof.", partendo dall'ipotesi che sia un "professore a contratto" (non trovandolo nel db del Cineca, mi sembra di poter escludere che sia inquadrato come professore ordinario o associato).
Ho trovato una nota sull'uso del titolo di professore, dell'Universita' di Bologna, che mi sembra illuminante.
Chissa'... magari all'Universita' di Milano e' diverso; o magari le cose sono cambiate negli ultimi anni; ma in base a quella nota, un "professore a contratto" puo' fregiarsi del titolo di "professore"
solo per il periodo di tempo in cui l'incarico e' stato effettivamente svolto; non omettendo la dizione "a contratto", sottolineando quindi il carattere temporaneo dell'incarico; precisando la materia oggetto dell'insegnamento
Segnalo anche il paragrafo successivo:
L'indicazione di titoli accademici non accurata e fuorviante, appare ancora piu' grave nel caso in cui si impieghi nella propria carta intestata, ovvero con altri mezzi o modalita' equivalenti nei rapporti con i terzi, il nome di Alma Mater Studiorum - Universita' di Bologna, in modo equivoco, in grado di ingenerare nei destinatari la convinzione di una strutturale appartenenza del collaboratore ai ruoli organici dell'Ateneo, cosa che, nel caso dei professori a contratto - appunto - non e'.
Mi sembra interessante anche il periodo successivo relativo alla deontologia degli ordini professionali.
Riassumendo: ipotizzando che Serrano sia un "professore a contratto" -- e ipotizzando le regole di UniMi siano analoghe a quelle di UniBo e che non siano cambiate negli ultimi anni -- mi sembra di poter dedurre che l'uso del termine "prof." sia corretto ma a patto di esplicitare "a contratto" e di "precisare la materia oggetto dell'insegnamento".
Inoltre, mi sembra che (come ci ricorda Cimpy) anche la correttezza dell'uso del logo di UniMi (sia nella presentazione che nell'home page del sito; in quest'ultimo caso con i loghi di altre due universita' italiane, mi sembra) sia opinabile.
Caro E.K.Hornbeck, mi dispiace per la sua insonnia (notturna). Non mi delude affatto visto che la discussione la appassiona e nel microcosmo di questo post è quello che conta.
EliminaCondivido ciò che dite (lei e CimPy) rispetto alla qualifica di prof. e mi sento di fare notare solo due cose. Relativamente al logo mi sembra che sia un po' poco decifrabile. Dipende da un mio calo della vista o è un espediente per tentare di evitare spiacevoli conseguenze?
Relativamente alla discussione in se faccio notare come, sebbene non sia determinante in linea teorica ai fini scientifici, la qualifica (formale e non, intesa anche come autorevolezza) dell'interlocutore risulti importante in una discussione informale tra non addetti ai lavori.
Direi che possiamo indicare il Prof. Serrano come ex professore a contratto. Se il nostro Anonimo vuole integrare questo punto con indicazioni precise sono ben accette. In caso contrario proporrei di chiarire (chiarirmi) un punto: ma questi biofotoni... cosa sono? come si distinguono dai normali fotoni?
@ Ferruccio Ferrari
Eliminami dispiace per la sua insonnia (notturna).
Non c'e' nessun problema: dormo benissimo di giorno.
Il vero guaio e' che c'e' chi mi scambia per un vampiro; forse anche a causa del pallore e della blanda fotofobia (eppure e' evidente la differenza: io sono ghiotto d'aglio).
Ma finquando nessuno tira fuori paletti di frassino, non e' un vero problema.
Relativamente al logo mi sembra che sia un po' poco decifrabile. Dipende da un mio calo della vista o è un espediente per tentare di evitare spiacevoli conseguenze?
Si tranquillizzi per la vista: e' proprio il logo di UniMi a essere poco decifrabile, cosi' come lo sono gli altri loghi riportati nella pagina.
Dubito sia un espediente per evitare spiacevoli conseguenze: mi sembra che esporre un logo abbia un'utilita' promozionale solo se questo e' riconoscibile; e se e' riconoscibile (nel nostro caso: a fatica ma lo e') non credo proprio che i rischi (se usato in maniera scorretta) cambino in base alla maggiore o alla minore definizione.
E per di piu'... mi rendo ora conto che ho citato un paio di volte, senza mai indicarne il link, la presentazione da cui nostro amico Anonimo ha (presumibilmente) trascritto il suo primo intervento del 6 gennaio: si tratta di questa presentazione per il XXIII convegno di psicosomatica PNEI, tenuto a Lucca il 26 e 27 maggio del 2012.
Come puo' vedere, nella presentazione il logo e' molto meglio definito.
Quindi presumo che i loghi nella home page siano poco definiti o per una scelta estetica o per scarsa cura nella preparazione del sito web.
faccio notare come, sebbene non sia determinante in linea teorica ai fini scientifici, la qualifica (formale e non, intesa anche come autorevolezza) dell'interlocutore risulti importante in una discussione informale tra non addetti ai lavori.
Questa era esattamente la mia preoccupazione quando ho cercato nel database Cineca e ho chiesto ad Anonimo informazioni a riguardo.
Le mie passate esperienze di studente universitario mi hanno permesso di concludere che la II legge di Cipolla ("La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa") si applica efficacemente anche alla caratteristica "professore universitario". Ne potrei raccontare...
Ma molti non addetti ai lavori (i mitici "uomo della strada" e "casalinga di Voghera", ad esempio) potrebbero non condividere la mia conclusione e convincersi (non ragionevolmente, ricordando che Galileo ha demolito il principio di autorita', ma comprensibilmente) che se lo dice un professore universitario, allora deve essere vero.
Inoltre, l'insistenza di Serrano nel definirsi "prof." (persino il sito "professorsergioserrano.it"!) fa pensare che punti molto nel cercare di acquisite autorevolezza tramite il proprio titolo (e questo rimane vero a prescindere dal fatto che abbia o meno il diritto di sfoggiarlo).
Se il nostro Anonimo vuole integrare questo punto con indicazioni precise sono ben accette
Speriamo; fin'ora si e' dimostrato una persona civile e ci ha anche segnalato un personaggio che sembra interessante.
E non ha neppure minacciato di far intervenire gli avvocati!
proporrei di chiarire (chiarirmi) un punto: ma questi biofotoni... cosa sono? come si distinguono dai normali fotoni?
Fin'ora l'ho trascurato ma e' un dubbio che ho anch'io: qual'e' la definizione formale di "biofotone"?
Caro E.K.Hornbeck, sono lieto che la sua insonnia notturna non sia un problema. A questo punto spero che la trasformazione possa completarsi sino ad invertire completamente i ritmi sonno/veglia rispetto alla maggior parte della popolazione. Io ne troverei un fantastico vantaggio nell'evitare ad esempio il traffico cittadino.
EliminaChe non esista un principio di autorità è ormai assodato in ambiente scientifico, ma ripeto non lo è affatto al di fuori di esso. E come ho già accennato in altro post mi sembra che ci sia anche un senso logico-pratico all'esistenza di un principio di autorità. Potrei sbagliarmi ma tutti, io e lei compresi, ne facciamo uso tutti i giorni. E' anche per questo che la comunicazione scientifica divulgativa non può, in generale, usare gli stessi metodi di quella scientifica tra pari.
Quanto alla non garanzia che il titolo di professore (o ricercatore) possa mettere al sicuro dal pensiero pseudoscientifico, potrei anche io fornire tanti esempi, concreti, clamorosi e diretti.
Per i biofotoni aspettiamo ancora un po'. Perché penso che anche lei, come me, abbia già una certa idea al riguardo, ma qui quello che è interessante e cosa ne pensi in nostro Anonimo.
@ Ferruccio Ferrari
EliminaE come ho già accennato in altro post mi sembra che ci sia anche un senso logico-pratico all'esistenza di un principio di autorità. Potrei sbagliarmi ma tutti, io e lei compresi, ne facciamo uso tutti i giorni. E' anche per questo che la comunicazione scientifica divulgativa non può, in generale, usare gli stessi metodi di quella scientifica tra pari.
Mi rendo conto che puo' essere opinabile ma mi permetto di suggerire di distinguere tra "aurorita'" e "aurorevolezza". La distinzione non e' mia, in realta', ma di Nicola Cabibbo, come mi ha insegnato un fisico che e' stato suo allievo.
Forse ho un problema con l'autorita', in quanto tale, ma quando sento parlare del relativo "principio" (che, forse sbagliando, identifico come qualcosa che non accetta contraddittorio ed e' difeso dalla forza pubblica) ho un attacco di orticaria.
Sono invece convinto che l'autorevolezza -- che e' molto piu' sfumata, difficile da definire e ancor di piu' da conseguire (ma molto facile perdere) -- sia un elemento positivo e utile (quando non necessario).
Sostituendo "autorevolezza" ad "autorita'", nella sua frase precedente, mi dichiaro assolutamente d'accordo.
Sono convinto che la scienza moderna -- e le sue istituzioni, a partire dalle universita' -- abbiano generalmente acquisito una notevole autorevolezza. Autorevolezza a cui tutti ricorriamo poiche' ognuno di noi e' "uomo della strada" nella maggioranza delle discipline.
Ed e' per questo che trovo pericoloso quando sostenitori di teorie bislacche, o di cure sedicenti miracolose, sfruttano l'autorevolezza delle istituzioni o di brillanti personalita' scientifiche per diffondere le loro idee. Non solo perche' fanno danni diretti, come convincere persone a seguire cure sballate (e, sopratutto, a rinunciare a cure efficaci), ma anche perche' logorano l'autorevolezza delle istituzioni. Autorevolezza che diventa importante quando si vuole spiegare che le vaccinazioni sono importanti e che mettere gas serra in atmosfera ci portera' danni ecologici tremendi.
Quanto alla non garanzia che il titolo di professore (o ricercatore) possa mettere al sicuro dal pensiero pseudoscientifico, potrei anche io fornire tanti esempi, concreti, clamorosi e diretti.
Immagino.
Per i biofotoni aspettiamo ancora un po'. Perché penso che anche lei, come me, abbia già una certa idea al riguardo, ma qui quello che è interessante e cosa ne pensi in nostro Anonimo.
Assolutamente d'accordo.
Caro E.K.Hornbeck, concordo pienamente con quanto afferma e non vorrei neanche ipotizzare una mia polemica con quanto affermato da Nicola Cabibbo (a cui non avrei mai potuto correggere neanche una cartolina di auguri natalizi). Rivolgendomi a lei quindi :) confesso di essermi semplicemente accodato alla definizione di principio di autorità intendendolo però in senso ampio anche come principio di autorevolezza. Ne parlai qui.
EliminaMi rendo perfettamente conto di quanto sia utile dare definizioni discontinue a processi continui, ma senza affezionarsi troppo. E facile passare da un'autorità imposta ad un'autorevolezza riconosciuta senza neanche rendersene conto.
Il Prof Sergio Serrano forse ha leggermente abusato della Statale di Milano.
RispondiEliminaPare che la Statale non abbia gradito.
http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2016/01/22/loca-riceve-e-volentieri-pubblica-3/
A prescindere da come finirà la vicenda sarebbe bello che facesse riflettere un po' il nostro anonimo, ammesso che non sia il signor Serrano stesso.
EliminaQuanto alla riflessione che ne posso fare io mi sembra che sia non solo legittimo ma doveroso che le università, o qualunque ente di ricerca, evitino che simili "equivoci" si protraggano nel tempo sfruttando l'autorità per salvaguardare l'autorevolezza. Ma ho l'impressione che in qualche caso i profitti che si possono fare a scapito della propria autorevolezza la rendono sacrificabile.
Ciao Ferruccio,
RispondiEliminama alla fine ti hanno mandato qualche diffida legale e si sono rivelate solo minacce per farti prendere paura? Comunque tu hai scritto semplicemente la verità, non ci vedo nulla di ''diffamante''...
Grazie alle persone come te che hanno il coraggio di parlare di queste ''terapie'' miracolose che rifiutano il controllo!
Un saluto e buon lavoro
Ciao Manuel,
Eliminaovviamente non è arrivata alcuna diffida. Per quanto alcune volte si possano iniziare operazioni legali temerarie come quella minacciata non penso che gli convenga fare troppo clamore.
Non direi che ci voglia coraggio a parlare di una vicenda del genere, direi che basta un po' di senso civico.
Grazie per le informazioni e per avermi dato la possibilitá di rispondere a chi mi chiedeva indicazioni su questo metodo.
RispondiEliminaSono lieto di essere stato utile a fare un po' di chiarezza.
EliminaCapito per caso sul Vs blog e vorrei segnalare cosa è stato scritto da un promotore di Taopatch sulla mia pagina FB HeadApp Diario mal di testa. Veramente sgradevole, qua sotto anche le mie risposte....
RispondiEliminaWrf Impianti Usate tecnologia Taopatch è tutto passa altro che App
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HeadApp
HeadApp In risposta al suo commento che vuole screditare uno strumento usato da milioni di neurologi in tutto il mondo, allego questo link di un articolo su Taopach che lo descrive come una BUFALA.
Fotonica taoista
IL PARCO DELLE BUFALE – Un gentile lettore aveva segnalato una recensione del Taopatch che in…
OGGISCIENZA.IT
Mi piace · Rispondi · Rimuovi anteprima · Commento di Alessia Alexis H Cronin · 40 min
HeadApp
HeadApp Dovesse trovare che il Diario per il mal di testa, anche sotto forma di app, è una BUFALA, la prego di segnalarlo. Non vi è inoltre relazione tra la funzione del diario per il mal di testa e Taopatch. Uno non esclude l'altro. Grazie per il suo commento.
Grazie per la segnalazione. Non conosco l'applicazione di cui parla e la sua reale possibilità di aiutare ad identificare le possibili cause scatenanti del mal di testa.
EliminaRiguardo ai reali meccanismi di funzionamento del Taopatch mi sembra invece abbastanza evidente che non ci siano possibilità di equivoci.
Marco Crudo io ho provato i tao fisique soffro di aattore reumatoide sono molto funzionali il prezzo è un po caro ma il dolore é più forte ,quando mi blocco le articolazioni dopo mezz'ora i cerotti fanno effetto
RispondiEliminaMarco Crudo io ho provato i tao fisique soffro di aattore reumatoide sono molto funzionali il prezzo è un po caro ma il dolore é più forte ,quando mi blocco le articolazioni dopo mezz'ora i cerotti fanno effetto
RispondiEliminaChe ci possano essere effetti positivi con l'uso di una qualche cosa, anche completamente priva di meccanismi di azione specifici, è ciò che viene comunemente indicato come effetto placebo. E non stupisce per nulla, ormai, vista l'enorme quantità di studi scientifici in proposito.
EliminaMolto modestamente il post voleva mettere in guardia nei confronti di un prodotto che vantava effetti direttamente indotti dalle mirabolanti tecnologie che sarebbero state sfruttate. Oggi il sito del produttore è cambiato, forse resosi conto che non è neanche necessario infarcire la storia di elementi fantascientifici per trovare un seguito tra chi è in cerca di un qualche aiuto concreto ai propri problemi.
Se uno soffre di insonnia (quello col nome strano) per definizione è livoroso. Dovrebbe veramente farsi vedere da qualcuno e prendere qualche tonnellata di medicine (sicuramente gli piacciono tanto). Siete dei troll. Le parole stanno a zero come voi. Non sapete nulla di medicina ne di fisica. Siete profondamente ignoranti sul sistema "uomo". Ricordate che le tanto decantate riviste internazionali pubblicano almeno il 75% di articoli non conformi alla verità. Ho parlato anche troppo. Cari troll addio
RispondiElimina@ Anonimo
EliminaSe uno soffre di insonnia (quello col nome strano) per definizione è livoroso.
Non direi...
Che definizioni di "insonne" e "livoroso" usa lei?
Dovrebbe veramente farsi vedere da qualcuno e prendere qualche tonnellata di medicine (sicuramente gli piacciono tanto).
Se avesse letto gli interventi precedenti, avrebbe letto che, al contrario, io di medicine ne prendo pochissime.
Ho la fortuna di avere un sistema immunitario con i controfiocchi e, piu' in generale, una salute piu' che soddisfacente.
Siete dei troll.
Detto da un interlocutore anonimo (seppur civile) e' davvero divertente.
Le parole stanno a zero come voi.
E lei a che livello crede di essere?
Non sapete nulla di medicina ne di fisica. Siete profondamente ignoranti sul sistema "uomo".
Libero di pensarlo, ma il problema e' un altro: non farsi prendere per il naso da chi ci propone rimedi miracolistici senza portarci prove di efficacia adeguate.
Le ricordo che discutiamo di un prodotto quando chi lo produce:
- sostiene che e' coperto da brevetto, ma non vuole ne' rivelarci gli estremi di questo brevetto ne' spiegarci perche' non vuole rivelarceli
- sostiene che e' certificato da una o piu' universita' ma non ci vuol dire da quali universita', cosa certificherebbero esattamente e per quale motivo non ci vuole far vedere queste certificazioni
- sostiene che esistono studi a doppio cieco ma li vuole tenere segreti e non ci vuole spiegare perche'.
E poi aggiungiamo che l'unica certificazione di cui siamo riusciti a leggere qualcosa, e comunque nel sito del produttore, sarebbe una certificazione relativa al fatto che il prodotto non costituisce doping a livello sportivo.
Lei crederebbe alle mirabolanti proprieta' di un prodotto di quel genere?
Io, su queste basi, no. Lei forse si'.
Mi dia pure dell'ignorante; ma io le darei dell'ingenuo.
Poi... lei e' lo stesso "anonimo" che e' intervenuto con un commento, alle 17:13 del 5 gennaio 2016, che riportava frammenti di una presentazione, del prof. (?) Serrano, con tanto di logo dell'Universita' di Milano?
Io mi sto ancora chiedendo per quale motivo il prof. Serrano usa il titolo di professore poiche' continuo a non trovarne traccia nel database del Cineca.
Non solo: come ci ha riportato Cimpy, si e' interessata della questione anche Oca Sapiens e l'Universita' di Milano le ha precisato quanto segue
L'Università Statale non intrattiene attualmente alcun rapporto [...] con il Signor Sergio Serrano [...]
Sul presunto utilizzo del logo e del nome dell'Università [...] la Statale rende noto che sono state avviate tutte le verifiche del caso, per tutelare l'ateneo in ogni sede. [...]
Il Signor Sergio Serrano non riveste nell'ambito del Corso di perfezionamento [in Agopuntura] alcun ruolo.
Insomma: l'Universita' di Milano lo definisce *signor* Serrano (ben due volte e in grassetto, come ha chiarito Oca Sapiens). Mi sembra una sberla non da poco per chi e' comunque laureato e ha usato il logo dell'Universita' in una presentazione nella quale si e' definito "prof.".
Forse ha ragione: io sono profondamente ignorante.
Pero' lo sono in maniera genuina; non affermo il contrario e, sopratutto, non uso titoli ai quali non ho diritto.
Ricordate che le tanto decantate riviste internazionali pubblicano almeno il 75% di articoli non conformi alla verità.
Ricordate?
Dovrebbe prima dimostrarlo.
O si aspetta che sia il "prof." Serrano a farlo?
Ho parlato anche troppo
Temo confonda quantita' con qualita'.
Cari troll addio
Promesse...
Promesse...
Vedo che a distanza di due anni dalla pubblicazione di questo post continuano ad arrivare commenti.
EliminaPensando quindi di fare cosa gradita segnalo che dal sito del produttore sembrano scomparsi i riferimenti a brevetti e meccanica quantistica. Forse sarà un caso, ma restano solo i fotoni "coerenti".
vi segnalo, dei medesimi inventori, anche il braccialetto http://quantares.com/it/tecnologia
RispondiEliminaGrazie per la segnalazione; IMHO, merita approfondimento. Ma mi tolga un dubbio: per quale motivo ritiene che sia un prodotto "dei medesimi inventori" (del Taopatch, presumo)?
EliminaNon riesco a trovare indicazioni a riguardo.
"IMHO, merita approfondimento"
RispondiEliminaSe non arrivano almeno alle collanine, io grandi ricerche non ne faccio. Però confermo l'assenza di riferimenti immediati al TaoCoso: davvero sono gli stessi?
Tutto può essere, ma - al di là della Quantica a Muzzo, certamente condivisa con ennemila wannabe UandaAmmarchi - da cosa si capirebbe
"?"
Elimina(M'era rimasto nella tastiera)
Grazie per la segnalazione Giada.
RispondiEliminaAnche io non sono riuscito a trovare, nei pochi minuti dedicati, un'evidenza che gli autori siano gli stessi. Sebbene in un video su youtube (novembre 2015) si parli di quanto-nao-tecnologie brevettate nel sito aziendale mi pare che non siano menzionate.
Evidentemente però il filone è il medesimo del cerotto, del resto anche quest'ultimo ha cambiato strategia e adesso nella pagina di spiegazione tecnologica si vola molto più in basso.
Sulla pagina Facebook del prodotto è stato pubblicato questo articolo: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28880050
RispondiEliminacon il commento "Dedico questo a tutti quelli che hanno creduto, a tutti quelli che hanno faticato, a tutti quelli che hanno voluto che accadesse.... ma lo dedico anche a tutti quelli che non hanno creduto, a tutti quelli che hanno criticato, a chi a scritto contro di noi, a chi mi ha dato del ciarlatano..... mando tutta la mia gioia e il mio amore a chiunque, collaboratore o cliente abbia dedicato il suo tempo ad ascoltarmi, ad ascoltare i medici che ci hanno rappresentato, a chiunque abbia contribuito acquistando da noi i nostri prodotti, finanziando questa avventura... DA OGGI E' UFFICIALE A LIVELLO INTERNAZIONALE, DA OGGI SIAMO SU ......!!!! ---- PUBMED ---- !!!!!! la nostra prima pubblicazione ufficiale internazionale!!!!!!! Grazie a tutti! al Prof Alberto Lomeo, a Giovanna Malchiodi, al prof Capodagilo, il prof Corna, dottori e dottoresse Aspesi, Parisio, Clerici, Brugliera, Seitandis, dell'istituto Auxologico Italiano e l'Ing Cau del Politecnico di Milano. Grazie a tutti! questa è solo la prima!''
La cosa è importante: c'è qualcosa su cui discutere, finalmente! Per chi non fosse avvezzo alla ricerca scientifica vanno fatte delle premesse: Pubmed è solo un database, dal quale si possono trovare articoli pubblicate su riviste scientifiche (in questo caso il J Sports Med Phys Fitness). Pubblicazioni che possono essere di buon livello, come di scarso livello. Quindi prima di trarre conclusioni l'articolo andrebbe letto nella sua interezza.
Grazie per la segnalazione. Ho letto l'abstract e purtroppo si può intuire poco del reale valore dell'articolo e del prodotto in esame. Immagino che nell'articolo sia riportato in maniera dettagliata il principio di funzionamento del prodotto, come è realizzato e altri dettagli, altrimenti è basato sul nulla. Ribadisco che dal sito del cerotto sembrano spariti i riferimenti alle tecnologie più fantasiose. Sarà ovviamente citato anche il brevetto.
EliminaDi sicuro sembra esserci che i test sono stati svolti su un totale di 30 donne divise in due gruppi uno dei quali con un cerotto dichiaratamente non attivo. Un campione molto limitato.
Certo la rivista non è delle più blasonate Impact Factor 1,215 e non dimentichiamoci che anche su quelle all'apice della classifica sono state pubblicate autentiche sciocchezze.
La pubblicazione di UNA ricerca (a zero citazioni, ma aspettiamo: gli amici del cerotto staranno lavorando per lui, no?) condotta su ben 30 soggetti che sbattevano le ciglia per 4 ore dimostrerebbe cosa, esattamente? Che la nanotech è reale in quel cerotto? ?
RispondiEliminaA me pare dimostri che se uno è sufficientemente motivato, boiate su Pubmed le può pubblicare eccome.
Ciao Ferruccio, in effetti la rivista non è delle più blasonate ma cerchiamo di focalizzare la nostra attenzione sul contenuto dell'articolo, sul significato, e sulla conclusioni che se ne possono trarre. Pubblicare qualcosa non significa che sia necessariamente qualcosa di valido e di clinicamente rilevante, nell'epoca del "Publish or perish" poi... quindi andiamo ad analizzare, con obiettività, quel che possiamo leggere e vediamo quel che ne viene fuori.
RispondiEliminaPartiamo dallo scopo: valutare se i cerotti possano influenzare il controllo posturale in soggetti sani. Mia riflessione: la postura è qualcosa di estremamente complesso e terribilmente difficile da definire. Se intendiamo come postura la posizione dei vari segmenti del corpo in un determinato istante allora qualsiasi cosa può modificare la postura. Anche un ago sulla pianta del piede mi può modificare la postura, o un colpo d’aria, quindi penso anche dei cerotti. Il punto da capire è un altro: la modificazione che ho portato è permanente? Va ad agire su una condizione patologica? Ma qui parliamo di 30 persone sane, non stiamo curando nulla.
Altra cosa: le 30 persone erano in cieco? Chi ha applicato i cerotti lo era? Chi ha valutato lo era?
I risultati dicono che chi ha indossato il cerotto finto è peggiorato (“Subjects wearing the sham patches showed a significant increase of the centre of pressure sway area after 4 hours when they performed the habitual moderate-intensity work activities”. Ma quindi era stata valutata la postura anche senza cerotto? Non trovate strano che un cerotto finto faccia peggiorare? Mi sarei aspetatto che non avesse portato a modificazioni. Chi indossa il cerotto vero migliora (“In the active patch group, a decrease of the sway path was evident, providing evidence of an enhanced balance control”). Domanda: come si valuta l’equilibrio e il suo eventuale miglioramento?
Aspettiamo di leggere il full text, ma da questo articolo di certo non abbiamo la prova che il prodotto curi qualcosa.
Ciao Manuel, la mia considerazione sull'I.F. della rivista è legata proprio al fatto che chi non può leggere l'articolo completo, vuoi perché non ha accesso ad esso (è a pagamento) o vuoi perché non ha le competenze per farlo, può in qualche misura fidarsi del fatto che sia "validato" da revisori competenti.
RispondiEliminaCome dici tu anche io penso che non sia semplice valutare il controllo posturale e proprio per questo il rigore sperimentale è importante. Ed importante è anche la dimensione del campione esaminato, in gruppi così piccoli (presumibilmente 15 persone ciascuno, di cui uno con cerotto placebo) la semplice variabilità statistica "di fondo" potrebbe essere superiore all'effetto indotto dal cerotto. Permettimi di precisare che il punto è proprio questo capire se c'è un effetto (facendo finta che abbiano fornito una spiegazione convincente di come è costruito il cerotto).
Sono in linea col tuo pensiero, "presenti su Pubmed" non significa che quella tecnica/metodo sia validata dalla comunità scientifica. Tengo a ribadire questo: un effetto ci potrà pure essere, ma questo effetto cambia qualche outcomes? Se ho mal di schiena pure un pugno sui denti produce un effetto nell'immediato sulla mia postura, ma il mal di schiena mi rimane...
Elimina"quindi andiamo ad analizzare, con obiettività, quel che possiamo leggere (...) Anche un ago sulla pianta del piede mi può modificare la postura"
RispondiEliminaAgo rigorosamente biofotonico, nanotecnologico e quantico, s'intende...
Certo che i truffatori non mollano mai, eh?!
Ciao CimPy, innanzi tutto una pubblicazione è giù un passo in avanti. Abbiamo qualcosa su cui discutere! La postura, lo ripeto, è un qualcosa di estremamente difficile da definire pure per gli addetti ai lavori, figuriamoci per chi nella vita si occupa di tutt'altro! Un ago da sarta (non biofotonico), un colpo d'aria fredda (non nanotecnologica), un ceffone (non quantico) cambierebbero la nostra postura! Sono misure terapeutiche? No!
EliminaPur un addetto ai lavori tale ricerca non dice nulla di che, resta comunque da spiegare la parte del funzionamento di tale tecnologia...
Chi fosse interessato a contattarmi in privato per contribuire alla discussione può farlo inviando un email a ferrucciof64@gmail.com
RispondiEliminaGrazie Ferruccio! Nei prossimi giorni ti invierò una email, dopo ti scriverò con calma qualche informazione che ho...
EliminaNon vedo l'ora di leggele, le "informazioni" che ha Manuel - di solito i piazzisti hanno una discreta fantasia, che aumenta con l'inutilità del prodotto di cui trattano.
RispondiEliminaCiao CimPy, tu non letto il full text dell'articolo pubblicato su The Journal of Sports Medicine and Physical Fitness?
EliminaHo letto l'articolo. Innanzitutto mancano i dati "grezzi", ci sono solo i valori di significanza dei vari sottogruppi, senza possibilità di verificare che siano stati calcolati correttamente. Non ci sono le misure di varianza nei sottogruppi. I pochi dati forniti riguardano solo il risultato positivo e non tutti quelli negativi.
RispondiEliminaSono stati eseguiti 8 test, di 4 parametri posturali ad occhi aperti e chiusi. Sono state confrontate le misure prima e 4 ore dopo l'applicazione del cerotto (15 veri e 15 finti). Solamente uno dei parametri e solo ad occhi aperti mostra una differenza (10%) nella variazione del parametro tra prima e dopo nei due gruppi. Ad occhi chiusi il Taopatch non fa nulla. La variazione tra persona e persona di quei parametri può essere tranquillamente di 1 a 3, ed una variazione di solo il 10% è incompatibile con i vistosi risultati che il cerotto vanta.
Alla fine dello studio comunque si dice esplicitamente che si tratta di risultati preliminari, che devono essere confermati per essere creduti.
Un precedente "studio" (una tesi di master) trova pure un effetto del cerotto. Ma trova aumentato un altro parametro (che qui è rimasto uguale) e quello che qui aumenta invece lì diminuiva. Poco male, il valore importante era il rapporto tra i due, quindi quello che qui "migliora" in realtà, essendo a dividere, "peggiora" il rapporto. E l'effetto si vedeva solo ad occhi chiusi.
Grazie Gianni per il commento. Da fisioterapista posso dire che lo studio non cambierà la mia pratica clinica. La postura è un argomento ostico, anche la sola definizione non trova sempre accordo fra gli addetti ai lavori. Se do un ceffone a una persona gli cambio la postura, ma che ha di terapeutico? Nulla. Al giorno d'oggi il miglior consiglio ergonomico è quello di cambiare di frequente la postura. E dallo studio non risulta nemmeno con chiarezza che il vero Taopatch sia così differente dal falso Taopatch nel cambiare la postura. E comunque, anche se fosse, che avrebbe di terapeutico? Sarebbe questa la questione interessante...
EliminaMi è stato proposto l'uso del TAOPATCH dopo essermi recato da un dentista.
RispondiEliminaGli ho detto che non ero interessato.
Grazie a voi e al vostro BLOG (anche se OVVIAMENTE ero scettico leggendo qui, ho avuto la certezza)
"thumb up", come dicono i giovani. E grazie al nostro Ferruccio.
EliminaGrazie a lei sig. CimPy. È stato un piacere avere il supporto di persone intelligenti e che soprattutto, a differenza di tante altre, si sono fatte carico di una battaglia dal valore civico non trascurabile.
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