domenica 8 febbraio 2015

Prendete la lavatrice ma non il mio gatto


Non ho esitato molto, leggendo il messaggio arrivato nella mia casella di posta, prima di firmare l'ennesima petizione su internet. Questa volta l'argomento era l'abrogazione della pignorabilità degli animali domestici. Vivo con due gatti e sicuramente questo ha influito sulla decisione di firmare. Sebbene del tutto ipotetica l'idea che i miei gatti possano essere oggetto di pignoramento mi è parsa ovviamente assurda.

Riflettendo un po' però la cosa non è così semplice.
Spesso quegli animali, che si vorrebbe in qualche caso equiparare a persone, sono stati comprati; non di rado nel farlo li si è scelti accuratamente in base alle caratteristiche morfometriche e al pedigree per avvicinarsi il più possibile ai precisi standard di qualità fissati per quella razza specifica, per altro inesistente "in natura". Trovo che questo non sia il giusto presupposto per poi poter considerare quel povero animale in maniera tanto diversa da chi, degli animali, ne fa un mero prodotto commerciale. Per quale motivo dovrebbe essere pignorabile lo stesso cane quando si trova in negozio e non, dopo lo scambio con un consistente assegno, quando è tra le mura domestiche. Miracolosamente, proprio a seguito dello scambio con il vile denaro, la bestiola acquisisce lo status di essere non pignorabile.
E non penso che la distinzione possa essere il numero di animali posseduti o la loro collocazione tra le mura domestiche. Conosco chi ha dedicato buona parte della propria vita a decine di cani trovati per strada, che altrimenti avrebbero avuto una vita breve e difficile, e lo ha fatto senza chiedere niente in cambio. E conosco chi vende i cuccioli del proprio Cane di Razza che vive in famiglia rifacendosi delle spese e magari riuscendo anche realizzare un piccolo, e ritengo legittimo, utile.

Ribadisco che sono favorevole a che si dia maggiore attenzione alla tutela degli animali non umani, ma vorrei che non lo si facesse attraverso una "guerra di religione".
I confini sono sfumati e spesso del tutto arbitrari, ma penso che oggi, almeno da noi, ci possano essere le condizioni per poter considerare gli animali domestici almeno come la legge attuale considera la lavatrice.