domenica 20 aprile 2014

Aumento negativo

Osservando la natura è facile riconoscere correlazioni o apparenti regolarità nel succedersi di eventi. Queste sembrano spesso indicarci la strada per comprendere i meccanismi che governano gli eventi. Non di rado però è solo un'illusione, il desiderio di trovare una spiegazione si scontra generalmente con la complessità dei sistemi e con la scarsa conoscenza che riusciamo ad avere di essi. E' fin troppo facile cadere nella tentazione di associare ad una correlazione un meccanismo causa-effetto, e questo è un errore frequentissimo nella vita di tutti i giorni. Ma accade anche a chi, in teoria più attrezzato di "anticorpi", si occupa per lavoro di osservare la natura nella speranza di comprenderne le leggi. Recentemente ordinando alcuni dati relativi ad un fenomeno spettacolare di un celebre vulcano di cui non faccio il nome, osservavo come sia semplice cadere in errore. Il primo grafico mostra la sequenza di fontane di lava negli ultimi 25 anni. Per ciascuna è indicato in ordinata l'intervallo temporale, in giorni, che la separa dalla precedente. Tracciando la retta di regressione di questa serie di dati si osserva come gli intervalli tra due episodi stiano diventando più brevi. Semplice e lineare si potrebbe dire.


Il secondo grafico mostra gli stessi valori in ordinata, ma ponendo in ascissa non l'indice progressivo dell'episodio eruttivo, ma la data nella quale esso si è verificato. Ricavandone la retta di regressione si osserva in questo caso come gli intervalli tra due episodi stiano diventando più lunghi.


Ops! ma si tratta di un risultato opposto. Com'è possibile? in fondo i dati sono gli stessi, gli intervalli temporali sono sempre quelli. Gli intervalli si, ma ciò con cui sono confrontati no. E questo è sufficiente a rendere i due grafici una descrizione diversa di uno stesso fenomeno. Banale, ovvio per chi ha un minimo di abitudine ad un approccio razionale alle cose. Troppo spesso però non è così. La "realtà" la si tenta di descrivere dimenticandosi che il punto di vista è determinante. Chi osserva è parte del sistema osservato almeno nel senso che la scelta dei parametri utilizzati sono determinanti nella descrizione del fenomeno. E se questo è vero per un asettico fenomeno naturale figuriamoci cosa accade nelle umane vicende.