domenica 26 febbraio 2012

La gratitudine dei poster


Il bello di andare a zonzo in bicicletta è che consente di guardarsi intorno con maggiore attenzione, si scoprono piccoli dettagli che altrimenti sfuggirebbero. Purtroppo oltre alle bellezze del paesaggio si notano maggiormente anche il degrado e l'incuria.
Le ore passate pedalando consentono di pensare, ragionare sugli argomenti più svariati. Non sono sicuro della bontà di questi ragionamenti, ma forse possono essere lo spunto per un post. Mi chiedevo: ma siamo sicuri che eleggere le massime cariche della macchina legislativa/amministrativa sia la scelta migliore? per assumere un semplice impiegato nella pubblica amministrazione è richiesto un determinato titolo di studio e mediante un concorso si cerca di selezionare le persone migliori, al contrario quando dobbiamo scegliere i massimi vertici del sistema amministrativo ci affidiamo all'acclamazione popolare. Maggiori oneri decisionali non richiederebbero maggiori competenze accertate?

giovedì 23 febbraio 2012

Caro Sindaco, #salvaiciclisti



La campagna salva i ciclisti continua e ai punti del manifesto presentato in origine ne vengono aggiunti altri. Continuo ad essere scettico rispetto all'utilità/praticabilità di alcuni di essi.
Lo spirito dell'iniziativa invece, se non lo interpreto male, credo che sia quello giusto: stimolare un dibattito e focalizzare l'attenzione su un tema molto trascurato.
A mio avviso la scarsa attenzione verso una categoria debole come quella dei ciclisti nelle nostre strade è indice di un più generale modo di affrontare certi temi. Si tende a tutelare i forti e scapito dei deboli.
Un modo per cambiare le cose è che la gente cominci ad interessarsi, chieda il cambiamento. Fare politica non è discutere della "convergenza delle linee parallele", ma prendere parte alle decisioni che determinano la nostra vita.

martedì 21 febbraio 2012

Anche quest'anno ho toccato il fondo!



Lo dico sempre: non lo faccio per agonismo o per il gesto atletico, per me lo sport è solo la scusa per stare un po' a contatto con la natura. E il mio rapporto con gli sci non fa eccezione.
E' impagabile il piacere di ritrovarsi nell'atmosfera ovattata di un bosco innevato. Faticare per raggiungere la meta da più soddisfazione e pazienza se lo stile è a dir poco penoso.


Quest'anno la neve è stata veramente tanta. Peccato che siamo già a febbraio inoltrato e non rimarrà per molto.





mercoledì 15 febbraio 2012

...e adesso?

Cipollina

Da quando ho aderito all'appello Salviamo i ciclisti mi chiedo cosa si potrebbe fare per evitare una strage di persone che hanno la sola colpa di andare in bicicletta migliorando la qualità della vita anche di chi non ci va. E non ne vengo a capo. Non mi viene in mente nessuna idea rivoluzionaria, non che mi interessi passare alla storia, ma almeno una di quelle ideuzze simpatiche tanto carine quanto inutili. Al contrario mi sto sempre di più convincendo, e ammetto che ne ero già molto convinto, che quello che serve è un cambio di mentalità non tanto di leggi. Regole ce ne sono già tante il piccolo particolare è che non vengono rispettate. Torno adesso dalla pausa pranzo, in bici, e guardandomi intorno è tutto un brulicare di segnali stradali non rispettati, soste nei luoghi più assurdi, cinture non allacciate, conversazioni telefoniche disturbate dall'auto che pretende di essere guidata, pedoni che attraversano ovunque. Quante vite si salverebbero se solo si rispettassero le regole attuali? e che senso ha mettere ulteriori regole durissime per poi non rispettarle? Avete presente, e li ho visti anche oggi, quei limiti di velocità irrealistici tipo: 20 km/h? e tutta la segnaletica messa per una certa occasione e poi mai rimossa?
Aspettando l'idea risolutrice ho deciso di dare qualche colpo di pedale durante la pausa pranzo. Non lo farò sempre ma ogni tanto si. In fondo una persona in più in bici in città sarà pur sempre da stimolo per qualcuno. Come le brutte abitudini anche le buone inducono emulazione.

P.S. se mi dovessero arrotare sfruttate tranquillamente il mio caso per rinfocolare la campagna  Salviamo i ciclisti. Vi assicuro che non mi offenderò.

Iris e panzerotto alla crema bianca



mercoledì 8 febbraio 2012

Salviamo i ciclisti

The Times Cities fit for cycling


Andare a lavorare con la bici è stato sempre un mio desiderio. Quasi mai sono riuscito nell'impresa.
Perché di impresa si tratta. Non per l'eccessiva distanza o per le salite, ma per il traffico caotico.
Solo andando in giro su due ruote, meglio se a pedali, ci si rende conto dei rischi enormi.
Quando Paolo mi ha proposto di sottoscrivere l'appello per richiamare l'attenzione sul problema ho quindi accolto con estremo favore la sua iniziativa.
I punti presenti nell'appello, tratti da un'iniziativa del giornale The Times, forse non sono le principali priorità per le tante realtà presenti in Italia. Ma quello che conta è sollevare con forza il problema. Troppe persone perdono la vita a causa di regole non rispettate o inadeguate. Partire da un caso tragico come quello che ha dato il via a questa iniziativa non è sciacallaggio come qualcuno potrebbe pensare. E se anche non ci fossero tante vite distrutte incentivare l'uso della bicicletta aiuterebbe ad aumentare la qualità della vita di tutti.

domenica 5 febbraio 2012

Abracadabra



Tutte le mattine, quando faccio colazione, ho la pessima abitudine di guardare la televisione. A parziale discolpa devo dire che guardo solo telegiornali o simili. Nonostante questo il pericolo è sempre in agguato. Quanti dei numerosissimi lettori di questo blog avranno notato lo spazio dedicato su vari canali agli oroscopi? Ritengo incredibile che ancora oggi su media "importanti" sia lasciato spazio a superstizioni del genere. O meglio, sarebbe incredibile se non fosse palese che lo scopo di tanti di questi media non è informare ma, nel migliore dei casi, inseguire i desideri più infantili e istintivi della gente al fine di aumentare il proprio bacino di ascolto.
Se poi allarghiamo lo sguardo a fenomeni solo apparentemente meno irrazionali ci accorgiamo come la nostra vita sia ancora fortemente influenzata da superstizioni e ignoranza.
Recentemente è stata sventata una truffa ai danni di centinaia di persone, molte malate, alle quali veniva proposta una cura con acque miracolose di Lourdes (ANSA). L'accusa per il gruppo di furbetti è di esercizio abusivo della professione medica. E qui sta il problema. Se non avessero fatto credere di essere medici, non ci sarebbe stato reato e avrebbero potuto continuare indisturbati. E infatti milioni di persone ogni anno vanno a Lourdes sperando in una guarigione miracolosa.
Esattamente come nell'amministrazione della cosa pubblica sembra che tutto vada bene a meno di essere scoperti in flagranza di reato (e in qualche caso non basta neanche quello). Nessuno si scandalizza del fatto che tesi prive di basi scientifiche vengano spacciate come degne della massima attenzione.
Attenzione, ciascuno deve essere libero di seguire le idee più assurde e fare liberamente le scelte più sbagliate. Ma è compito di una società che vuole progredire dare a tutti gli strumenti per fare le scelte più attente per distinguere tra scienza e superstizione.